23 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Strutture ricettive

Buoni risultati anche per gli alberghi torinesi nel lungo week end dell’Unità d’Italia

Nei tre giorni da giovedì 17 a sabato 19 marzo hanno visto aumentare l’occupazione delle camere del +5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso

TORINO - Il lungo fine settimana dedicato alle celebrazioni dell’Unità d’Italia rimarrà sicuramente nei cuori dei torinesi per l’eccezionale programma di eventi offerti dalla nostra città.
E i dati registrati dal nuovo Osservatorio Turistico Economico testimoniano un buon risultato anche per gli alberghi che nei tre giorni da giovedì 17 a sabato 19 marzo hanno visto aumentare l’occupazione delle camere del + 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In particolare, rispetto all’anno precedente, si è registrato un incremento dell’occupazione soprattutto venerdì 18 (+ 35,9%) e sabato 19 marzo (+ 15,2), mentre giovedì 17 vi è stato un vistoso calo (-21,8%). Un dato, quest’ultimo, spiegabile con il fatto che l’introduzione della festività nazionale ha fatto venir meno la clientela business delle aziende che hanno annullato molti impegni.
Questo calo è stato compensato in termini di presenze nei giorni seguenti, ma non completamente in termini di fatturato, in quanto l’afflusso dei turisti, più legato a una dimensione famigliare, ha interessato soprattutto le strutture alberghiere di fascia economica e più periferiche.

Sono questi i primi dati diffusi dall’Osservatorio Turistico Economico presentato dieci giorni fa dalla Camera di commercio di Torino, in accordo e con la collaborazione di Federalberghi Torino, GTA-Unione Industriale e ADAT – Confesercenti. Spiega Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino: «Abbiamo voluto sperimentare il servizio fin da subito, guardando al primo week end delle Celebrazioni dell’Unità d’Italia che si protrarranno fino a novembre. Grazie all’Osservatorio gli albergatori torinesi, 28 gli aderenti fino oggi, hanno la possibilità di valutare in tempo reale le conseguenze delle proprie scelte tariffarie in rapporto al mercato e ai propri competitor.» L’Osservatorio risponde infatti alla necessità di dotarsi di nuovi strumenti gestionali che forniscano rilevazioni con dati reali e attendibili, da utilizzare nella pianificazione degli investimenti e delle scelte di marketing alberghiere, visti anche i profondi cambiamenti registrati negli ultimi anni dal settore ricettivo.