20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
La protesta dei No Tav in Valsusa

Tav, Cota da Monti: Venerdì i primi 20 milioni per le compensazioni

Il Presidente della Regione Piemonte: Andranno alla Torino-Bussoleno. Il Premier determinato a realizzare l'opera. Napolitano: No ad incontri su decisioni che non mi competono. Dario Fo: Napolitano pagherà il suo no all'incontro

ROMA - Venerdì 9 marzo il Cipe «sbloccherà i primi 20 milioni di euro» per la realizzazione di «opere di compensazioni» a fronte del proseguire dei lavori per la Tav in Val Di Susa. Lo ha assicurato il presidente del Piemonte, Roberto Cota, al termine dell'incontro di oggi con il presidente del Consiglio, Mario Monti. Questo denaro, ha spiegato Cota, andrà alla «linea ferroviaria storica Torino-Bussoleno, perchè - ha detto il governatore - non possiamo abbandonare i pendolari che ogni giorno usano il treno per andare al lavoro».

Cota: Premier determinato a realizzare l'opera - Conversando con i cronisti a palazzo Chigi, Cota ha sottolineato che durante l'incontro di oggi «Monti è apparso molto determinato sulla necessità di portare a termine la Tav e disponibile nei confronti delle compensazioni richieste», che cominciano, secondo il presidente del Piemonte, con i lavori alla ferrovia storica piemontese e arrivano «alla grande attenzione per molti amministratori locali, che devono realizzare opere importanti nei loro territori».
Del resto, la situazione in Val Di Susa «non è solo quella mostrata» nei servizi sui no-Tav. «Ci sono molti amministratori locali che sono a favore della Tav e che io incontrerò domani mattina in regione». Insomma, per il governo regionale «realizzare la Tav è un dovere di tutti, un dovere - ha detto Cota - nei confronti delle prossime generazioni e della Val Di Susa». «Noi - ha concluso il governatore piemontese - dobbiamo fare la Tav, perchè non farla significherebbe dare l'impressione di essere un Paese in cui non si riesce a decidere nulla».

Napolitano: No ad incontri su decisioni che non mi competono - Il capo dello Stato non può partecipare ad incontri sulla Tav Torino-Lione perché si tratta di «decisioni che non mi competono e che sono state via via assunte dalle istanze di governo responsabili». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una dichiarazione diffusa alla stampa. Il presidente, spiegando di non voler entrare nel merito dei contrasti politici, ha ritenuto suo «dovere riaffermare il principio di legalità, il rispetto delle leggi e delle forze poste a presidio dello Stato democratico, come supremo valore costituzionale e fondamento della convivenza civile».

Dario Fo: Napolitano pagherà il suo no all'incontro - «Napolitano, che è un uomo tutto d'un pezzo, poi pagherà sul piano della credibilità e del tempo il fatto di non incontrare i rappresentanti dei comuni della Val di Susa. Hanno promesso incontri giocando con le persone al gioco dell'Oca.» Se ne è detto convinto alla Zanzara su Radio 24 il premio Nobel Dario Fo, definendosi «impressionato» dal comportamento del Governo per non aver risposto a una lettera firmata da 360 intellettuali sulla Tav.

Alfano: Sosteniamo l'impegno del Governo ad andare avanti - In Val di Susa il governo Monti deve andare avanti anche perché è «sbagliata» la posizione di chi impedisce che si concretizzino decisioni prese in modo democratico. A ribadirlo è il segretario del Pdl, Angelino Alfano, rispondendo ad una domanda sulle tensioni degli ultimi giorni in Val di Susa seguite all'apertura dei cantieri per la realizzazione dell'alta velocità.
«Sosteniamo il Governo ad andare avanti in Val di Susa - ha detto Alfano interpellato a Castellammare di Stabia a margine della presentazione del suo libro sulla mafia - sosteniamo il lavoro delle forze dell'ordine e la legittimità di un percorso democratico che ha portato all'individuazione di quella grande infrastruttura necessaria per la competitività dell'Italia e per una migliore qualità di vita degli italiani. È sbagliata - ha proseguito Alfano - la posizione di chi con un 'no' assoluto ed estremista vuole impedire il realizzarsi di decisioni assunte attraverso percorsi legali e - ha concluso - procedure democratiche».

Ferrero: Napolitano incontri i sindaci della Val di Susa - «Rivolgo un caldo invito al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché incontri in occasione del suo viaggio a Torino i Sindaci della Val di Susa che hanno espresso parere negativo alla costruzione della Tav». Lo scrive ion una nota Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - FdS. «In un momento in cui è necessario riaprire il dialogo - aggiunge - il Presidente della Repubblica, che rappresenta l'unità nazionale, ha un ruolo decisivo nel riconoscimento e nella riattivazione del dialogo tra le diverse posizioni in campo. Si tratta di un fatto istituzionale, perché la comunità nazionale, anche e soprattutto in un momento di forte conflitto, è tutelata e resa evidente dalla figura del capo dello stato». «Il Presidente - conclude Ferrero - non perda quindi l'occasione per riaprire il dialogo e mantenga la figura del Presidente della Repubblica al di fuori e al di sopra del confronto e dello scontro politico».