16 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I sindaci valsusini in testa al corteo

Migliaia di No Tav in piazza a Torino

In migliaia, 4 mila per la Questura, circa il triplo per gli organizzatori, hanno sfilato sferzati da pioggia battente e vento da piazza Statuto a piazza Castello. In cima al corteo i sindaci della Valle di Susa, che si oppongono all'infrastruttura ferroviaria, in coda anarchici e antagonisti.

TORINO - I No Tav partiti da Milano sono giunti a Torino quando ormai il corteo del movimento era pressoché finito. Nel pomeriggio alla stazione Centrale di Milano circa un centinaio di No Tav diretti a Torino, per un corteo di protesta, sono stati temporaneamente bloccati perché, secondo quanto sostengono le Ferrovie, alcuni manifestanti erano saliti a bordo dei treni senza pagare il biglietto. In Centrale è intervenuta la polizia in tenuta antisommossa. I treni tra Milano e Torino hanno accumulato ritardi notevoli.

Arrivati a Torino gli attivisti milanesi si sono recati in corteo verso la Cavallerizza , dove assisteranno questa sera a un concerto di gruppi musicali valsusini. Slogan, qualche disagio per il traffico, ma nessun incidente.

Il corteo No Tav vero e proprio però era partito tre ore prima, alle 15 da piazza Statuto, dove le varie anime della protesta, dai valsusini ai centri sociali, dai sindacalisti della Fiom, agli esponenti di Rifondazione comunista, si sono mobilitate per ribadire la propria contrarietà alla Torino-Lione.

In migliaia, 4 mila per la Questura, circa il triplo per gli organizzatori, hanno sfilato sferzati da pioggia battente e vento da piazza Statuto a piazza Castello. In cima al corteo i sindaci della Valle di Susa, che si oppongono all'infrastruttura ferroviaria, in coda anarchici e antagonisti. Imponente il dispiegamento di Carabinieri e polizia, per una manifestazione che si è svolta pacificamente e senza disordini.

«L'unica grande opera è mettere in sicurezza il territorio. I 2,9 miliardi del Tav vanno destinati al dissesto delle scuole, 20 miliardi per il dissesto idrogeologico» ha detto Sandro Plano, sindaco di Susa (Torino) parlando dal palco di piazza Castello a Torino. Ventiquattro i sindaci No tav della Valle di Susa che in piazza Castello hanno approvato all'unanimità una delibera che chiede di invertire la rotta, abbandonando la costruzione della Torino-Lione, per investire quei fondi in sanità, scuole e messa in sicurezza del territorio. «Valutato che la situazione economica e sociale del paese e' estremamente critica sotto molteplici aspetti, risulta necessaria un'inversione di rotta che dia priorità e risorse alla corretta gestione del territorio, scoraggiandone e bloccandone il consumo insensato» si legge nella delibera.

La delibera, che sarà mandata a tutti i sindaci di Italia, chiede al governo inoltre risorse per la sanità , per la ricerca e l'università, uomini e mezzi per la lotta all'evasione fiscale e risorse per potenziare le ferrovie per i pendolari.

«Vorremmo far una assemblea dei sindaci di tutta Italia in Valsusa per sensibilizzare tutti gli amministratori sui veri problemi del paese, in un momento in cui le amministrazioni comunali si vedono costrette a tagliare sui servizi essenziali o a inasprire la tassazione» ha detto Plano.

Fonte AskaNews