29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Sanità

«Oncologia Ivrea non si tocca», ancora iniziative per salvare il reparto

Raccolte 4mila firme, aperta una campagna di mail all'assessore Saitta. Si chiede un incontro pubblico di chiarimento. La mobilitazione, dunque, non molla, anzi passa dalle firme raccolte nei negozi ai social.

IVREA - «Egregio Assessore, La invitiamo a venire ad Ivrea a spiegarci cosa succederà al Servizio di Oncologia con il piano di riordino della Rete Ospedaliera, l'aspettiamo». Questo il breve testo mail che la comunità «Il reparto oncologia Ivrea non si tocca» invita a spedire all'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.

Sommergere l'assessorato di messaggi è l'ultima iniziativa in ordine di tempo della campagna per salvare il reparto di oncologia del nosocomio cittadino. Sono già 4mila le firme raccolte con buona volontà in quaranta punti sparsi per tutto il Canavese, bar, negozi, parrucchieri, centri estetici, nessuno è escluso, neppure i gruppi come gli Aranceri o i Pifferi di Baio Dora. Ora si punta ad un incontro pubblico con assessore e presidente Chiamparino, per chiarire il destino del reparto.

Secondo la nuova riorganizzazione oncologia non avrà più posti letto ordinari, mentre dovrebbero restare in piedi sia la radioterapia che i day hospital. La posizione è stata già chiarita per iscritto da Saitta, che ha sottolineato come Ivrea resti comunque centro di riferimento per la rete oncologica. Ma agli eporediesi non basta, ciò che preoccupa è la possibilità che non ci siano posti letto per i ricoveri, e che vada a spegnersi un reparto conosciuto non solo per la competenza medica, ma per il sostegno umano che viene garantito ai degenti.

Da qui la richiesta di poter chiarire la posizione di Ivrea con un incontro pubblico sul territorio. La mobilitazione, dunque, non molla, anzi passa dalle firme raccolte nei negozi ai social, anche attraverso l'impegno di alcuni promotori come l'esponente di Cgil, Loris Rossi, e l'ex Grande Fratello Fabrizio Cimmino. Quest'ultimo è tra i tanti eporediesi che possono parlare per esperienza diretta, Cimmino ha visto entrambi i genitori ricoverati in oncologia e ha potuto affrontare un percorso doloroso con l'aiuto di medici ed infermieri qualificati e volenterosi.