18 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Eccellenze enogastronomiche

A Caluso: per i suoi vini bianchi di gran classe e per l'ottima cucina del «Gardenia»

Nella cittadina del Canavese che storicamente si è sempre distinta per un'offerta d'eccezione nel campo dell'enogastronomia

CALUSO - Meno di ottomila abitanti ma tanta storia nel settore dell'ospitalità, con particolare menzione per i vini che portano il nome del comune, e con un'offerta gastronomica che ne ha fatto per decenni una tra le mete preferite dei turisti particolarmente attenti alla buona cucina, declinata seguendo l'evoluzione dei tempi, dal grande locale pensato a suo tempo come contenitore di centinaia di persone felici di condividere la cucina del Mago, fino alla raffinata tavola di Mariangela Susigan, nel delizioso e defilato ristorante Gardenia.

DOLCI, SECCHI O FRIZZANTI - Se è vero che la denominazione copre anche comuni della provincia di Biella e Vercelli, oltre a quella di Torino, è altrettanto vero che l'importanza dell'identificazione della denominazione con il singolo comune di Caluso ha portato evidente beneficio alla località del Canavese, andando oltre a meriti e demeriti dei tanti produttori che si cimentano nella vinificazione dell'Erbaluce nelle versioni, secche, spumantizzate o dolci. Insomma, si potrebbe costruire un intero menù degustazione intorno alle tre tipologie senza neppure uscire dalla denominazione.

IL GARDENIA - Così definito confidenzialmente dall'affezionata clientela che decine e decine di volte ha varcato in passato quello stretto portone e ha parcheggiato l'auto nel fresco cortile (dove si può mangiare in estate), a partire dalla fine degli anni '70, quando Assunta, la madre dell'attuale chef Mariangela Susigan, iniziò a svecchiare la cucina tradizionale in questo bell'edificio di carattere, originale del'800.

L'EVOLUZIONE - Mentre intorno si continuava a proporre una solida cucina tradizionale fatta di uno sterminato numero di portate, qui già dalla fine degli anni '80 e nei gloriosi '90, si sperimentavano soluzioni più moderne, proposte nella soleggiata sala al piano basso, o nelle discrete e riservate salette al piano superiore, fino a raggiungere il riconoscimento più ambito per uno/chef, e cioè l'assegnazione della stella Michelin, che qui in Corso Torino a Caluso arrivò con l'edizione della Guida Rossa 2001.

SALA E CANTINA - E' il marito, l'istrionico Mauro Crosio ad occuparsi del servizio e curarsi dei fatti di cantina, che consente di completare il giro enogastronomico del circondario, che anche grazie a questo locale mantiene altro il profilo e consolida la tradizione di qualità dei vini e della cucina di Caluso, mentre in cucina Mariangela Susigan festeggia i suoi primi 30 anni di attività al Gardenia, lasciando solo pochi capisaldi della cucina tradizionale come il gran fritto misto a vegliare sul passato, mentre per il resto la ricerca e la sperimentazione continuano.