27 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Dati Istat

Demografia: Ivrea sta nella media, magra soddisfazione

Città in linea con il bilancio nazionale di Istat. Popolazione stabile ma sempre più vecchia, abbondano gli over 65. Gli under 30 sono appena 5mila

IVREA - Di solito, di questi tempi, stare in linea con i dati nazionali può essere una discreta notizia, specie se si parla di occupazione, ricchezza pro capite ed imprese dove si va sempre a cercare chi sta peggio di noi. Ma nella demografia essere in media non è poi quella gran soddisfazione. Anzi denota invecchiamento della popolazione, immobilismo e scarsità di prospettiva. Bene, se si guarda il bilancio demografico nazionale Istat appena sfornato, si può prendere Ivrea come città di provincia tipo, vale a dire, con popolazione che invecchia, famiglie che fanno sempre meno figli e saldo nati/morti, o sarebbe meglio dire morti/nati che fa ricordare i tempi della guerra. E non è un battuta.

I dati nazionali e il raffronto locale

Si legge proprio nel consuntivo dell'Istituto nazionale di statistica: «Il movimento naturale della popolazione (nati meno morti) ha fatto registrare un saldo negativo di quasi 100mila unità, che segna un picco mai raggiunto nel nostro Paese dal biennio 1917-1918 (primo conflitto mondiale)». Ovvio, non è che si cada come mosche come in tempo di guerra, anzi si invecchia sempre di più, ma sono i bambini che mancano, persino quelli stranieri. Il boom di nascite prodotto dalle coppie provenienti dall'esterno sta scemando, pur rappresentando a livello nazionale quasi il 15%, sono diminuiti nel 2014 di 2.638 unità. Insomma s'è trovato un settore in cui l'integrazione culturale s'è fatta presto sentire. Scendendo nel dettaglio locale, a Ivrea al 1 gennaio 2015 c'erano 23.912 abitanti, dato sostanzialmente stabile a livello generale da diversi anni – così come capita per i numeri nazionali – ci sono però alcuni parametri da notare. Il cosiddetto movimento naturale ha visto nascere 144 bambini – un buon risultato se si guarda ad esempio al 2011 anno in cui i pargoli erano solo 47 – ma per contro i morti sono stati ben 304, con un saldo negativo che fa davvero pensare alle trincee. Dipenderà forse dal fatto che la popolazione è sempre più vecchia, e più di tanto non si può campare? Alcuni esempi: i residenti dai 65 anni in su sono 6.739, di questi 5 sono ultracentenari e gli over 75 abbondano, per contro i giovanissimi sotto i 15 anni sono solo 1.559 «anime» e la fascia 16-30 non arriva a 3.400 unità. Non per niente l'età media nazionale è di 44,4 anni, e ad Ivrea l'esercito più numeroso è quello dei 48enni che sono 398.

Gli stranieri

Sono circa 200 le diverse nazionalità presenti nel nostro Paese. Per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini di un Paese europeo. I più rappresentati sono i rumeni (22,6%), seguiti dagli albanesi (9,8%). Ivrea non difetta neanche qui: dei poco meno di 2mila stranieri presenti ben 892 sono rumeni, seguono i marocchini (298) e a distanza 88 cinesi. I bambini nati da coppie provenienti da oltreconfine sono 28.