25 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Chimera estiva

«Agosto zanzara non ti conosco»

A Ivrea per tutta l'estate guerra alle zanzare tigre con monitoraggi ad hoc in verde pubblico e giardini privati. Sono fastidiose e portatrici di epidemie

IVREA – È piccola come le zanzare comuni, ma la «tigre» colpisce anche di giorno e può portare con sé controindicazioni ben più serie di fastidiosi gonfiori e pruriti, che comunque non ci fa mancare. Per evitare la diffusione di epidemie e dei disagi tipici causati dall'antipatico insetto, il Comune mette in campo dei controlli a tappetto che si prolungheranno per tutta l'estate, volti a monitorare la presenza della zanzara tigre sia nelle aree verdi pubbliche sia in giardini e orti di proprietà privata.
L'amministrazione invita a segnalare tempestivamente l'avvistamento di zanzare tigre in casa o nel proprio giardino e agevolare i controlli durante i sopralluoghi del tecnico incaricato: «Il monitoraggio è fondamentale per prevenirne la diffusione e dare un contributo alla salvaguardia della salute e del benessere della nostra comunità» si legge nel comunicato stampa diramato dall'ufficio del sindaco.

Attenzione sanitaria
Sì, perché la zanzara tigre sul fronte salute ha dei precedenti poco illustri: nell'estate del 2007 si è resa responsabile della diffusione di un'epidemia di febbre virale in Emilia Romagna, con 120 casi accertati e ricoveri ospedalieri per febbre molto alta. Le stesse zanzare hanno portato il virus della «Febbre del Nilo» nel 2008 in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e nel 2011 in Sardegna, dove ha colpito sia persone che animali, soprattutto cavalli.

Come riconoscerla
Quindi, occhio a sottovasi, tombini, vasche e bidoni di orti e giardini, dove le larve possono facilmente proliferare, e attenzione ai connotati che la distinguono dalle zanzare comuni. La «tigre» ha pressochè le stesse dimensioni, ma si distingue per il colore nero con puntini bianchi che ne caratterizza il corpo e le zampe. Per segnalazioni è possibile contattare il tecnico incaricato dalla Regione, Sergio Graziano al 329-1780575.