25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Giallo del lago

Morta nel lago, trovati due buchi sul braccio

Ancora diversi punti oscuri nella vicenda che riguarda la morte di Anna Schniererova, 32 anni che 12 giorni fa è stata trovata morta nel laghetto dell'ex cava di Crotte frazione di Strambino

IVREA - A dodici giorni dalla scoperta del corpo di Anna Schniererova, la donna di 32 anni trovata morta annegata nel laghetto dell’ex cava di Strambino, viene a galla un dettaglio tutt'altro che trascurabile, sul braccio della donna sono state trovate due punture compatibili con quelle lasciate dall’ago di una siringa.

Due buchi sul braccio
È stato già accertato che, nei giorni precedenti la morte, Anna Schniererova non ha effettuato prelievi del sangue. Bisognerà quindi trovare una spiegazione plausibile a quei due buchi, capire se la ragazza si drogava anche se agli inquirenti questo particolare non risulta, oppure se la giovane possa essere stata drogata prima di morire. Al momento si tratta semplicemente di ipotesi. A chiarire questo aspetto sarà l’esame tossicologico. Il medico incaricato dell’autopsia, Giulia Rosa, lo consegnerà al pm Chiara Molinari, titolare delle indagini, solo nelle prossime settimane. Al momento si sa con certezza che nel sangue della donna è stata trovata un’alta concentrazione di alcol.

Molti gli aspetti da chiarire
La procura della Repubblica continua a procedere per omicidio contro ignoti. Buona parte del racconto del custode del laghetto, che si trovava con lei quel weekend, è stato verificato. Restano però ancora molti aspetti da chiarire che non possono essere giustificati solo con lo stress del momento. Il custode dice di aver conosciuto Anna Schniererova sabato 29 agosto in un locale della zona, di essere andato con lei in un altro posto a bere ancora qualcosa, prima di decidere di passare la notte insieme nell’ex cava di Crotte. I carabinieri hanno sentito diversi testimoni e tutti hanno confermato di aver visto l’uomo e Anna insieme in quei luoghi. Un riscontro sugli spostamenti arriva anche dalle celle telefoniche.

Lo strano comportamento del custode
Non convince però l’atteggiamento del custode nel pomeriggio di domenica 30. Dal momento in cui Anna annega a quello in cui l’uomo lancia l’allarme, passano diverse ore. Prima di farlo il custode chiama una seconda persona, un amico di Strambino, che poi lo convince a raccontare tutto ai carabinieri. I due si incontrano fuori dall’ex cava. Poi il custode, prima di farvi ritorno, chiama anche una quarta persona.