28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Chiamparino a Ivrea

Ivrea, il presidente Chiamparino alla festa dell'Unità

No ai finanziamenti con fondi europei a pioggia ma si ad investimenti intelligenti per il presidente della Regione Piemonte che tocca anche l'argomento immigrazione nel suo intervento a Ivrea

IVREA - Stop ai finanziamenti a pioggia, ai finanziamenti di strutture, poli e idee che rischiano di restare senza contenuti o di non arrivare mai ad avere gambe. Sì alla promozione della conoscenza diffusa, al sostegno delle condizioni per coltivare humus dai quali possano crescere iniziative di sviluppo. Non ci sono territori in competizione, non ci sono localismi che si devono contrapporre perché «siamo tutti in gioco». Queste le dichiarazioni di Sergio Chiamparino in visita alla festa dell'Unità di Ivrea.

La destinazione dei fondi europei
Domenica pomeriggio è salito sul palco della festa in piazza del Rondolino, intervistato dal caporedattore della Sentinella del Canavese Claudio Cuccurullo. Colloquiale, spiritoso, ma portatore di idee chiare sulla direzione da imboccare per andare avanti e disponibile a rispondere a 360 gradi alle domande. Il Presidente della Regione spiega come i prossimi fondi europei, importantissimi per il sistema di sviluppo regionale, non saranno distribuiti a pioggia, ma, per creare opportunità di progettazioni trasversali e davvero innovative.

Ivrea candidata Unesco
La Regione sostiene la candidatura UNESCO di Ivrea città industriale del ventesimo secolo con grandi «opportunità per attrarre processi innovativi». Sul tema della sanità Chiamparino dichiara: «Dobbiamo uscire dal piano di rientro che ha portato a un commissariamento di fatto e recuperare piena autonomia. Lo spirito della riforma che abbiamo varato, va nella direzione di non confondere la salute con il potere dei primari, dei medici e delle case farmaceutiche. Vanno recuperate risorse per investimenti anche strutturali. I modelli di cura stanno cambiando la quasi totalità delle strutture sono state progettate e realizzate dai 50 agli 80 anni fa. Abbiamo cercato di razionalizzare la rete ospedaliera riducendo strutture complesse e duplicazioni. La gente sa scegliere e già decide dove farsi curare. A volte ha l’ospedale sotto casa, ma non lo sceglie. Ogni anno, paghiamo 50 milioni per le cure dei piemontesi che vanno a curarsi altrove».

Procedure rapide per l'immigrazione
Sull’immigrazione, Chiamparino è tornato in modo netto sulla necessità di procedure rapide di identificazione dei profughi e dell’accertamento dei requisiti e, soprattutto, nell’investire per la crescita e il sostegno umano e professionale in vista di una costruzione di un’Europa dei popoli del futuro. Parlando di questioni nazionali, in particolare sulla riforma costituzionale. Chiamparino sostiene un senato che sia espressione dei territori e non di un pluralismo politico delle varie aree. Insomma, serve una rappresentanza vera degli interessi dei territori non legata alle preferenze, incapaci, secondo lui, di costruire visioni più ampie.