Muore asfissiato nel suo garage
E' morto ucciso dal gas di scarico dell'Alfa Giulia che stava sistemando Daniele Ancotto, 43 anni di Candia. A rinvenire il suo corpo la madre. Ancora da accertare le dinamiche dell'incidente.
CANDIA - Sabato sera Daniele Acotto, 43 anni, meccanico è morto soffocato dal gas di scarico della sua auto. Sembra proprio sia stata una tragica fatalità. L'uomo abitava con l’anziana mamma in via Roma 9 nel centro di Candia ed è morto dopo aver respirato il gas di scarico fuoriuscito da una Alfa Romeo Giulia, un’auto degli anni ’70 che stava sistemando. Non si esclude per il momento nessuna ipotesi; nemmeno il suicidio.
Ucciso dal gas di scarico dell'auto che riparava
Era nel garage, chiuso, che si affaccia sul cortile interno dell’abitazione. In poco tempo il gas ha invaso il piccolo ambiente. È stata la mamma, a trovare il figlio sdraiato accanto all’auto verso le 19.30. La donna ha cominciato a urlare in preda al panico. I vicini sono accorsi subito e hanno allertato il 118. Purtroppo, quando i soccorsi sono arrivati sul posto, per Daniele Acotto non c’era più nulla da fare. Dopo un esame del medico legale la salma è stata composta nel centro di medicina legale di Strambino in attesa delle disposizioni della magistratura. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea che hanno messo in sicurezza il garage ed i carabinieri della stazione di Caluso per gli accertamenti del caso. Sul posto anche il sindaco di Candia Alberto Salzone, e l’assessore Renzo Causone. Entrambi sconvolti per l’accaduto.
Si attendono gli accertamenti sulla vicenda
Daniele Acotto fino a due anni fa, era il titolare di un’officina a Orio insieme ad un socio. Poi l’aveva venduta. E aveva continuato a lavorare in proprio. L’ultima sua passione era la fiammante Alfa Romeo Giulia. Da un paio di settimane era impegnato a sistemarla anche negli interni. La dinamica dell'accaduto è adesso al vaglio dei carabinieri di Caluso e della compagnia di Chivasso.