25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
A caccia con le elemosina

Don Bardesono agli animalisti: «Vado a caccia senza elemosina»

Si difende il sacerdote di Ozegna-Lusigliè, denunciato dagli animalisti per aver utilizzato le offerte dei fedeli per sostenere il suo hobby, e invita chi lo critica ad andarlo a trovare in parrocchia per un confronto.

OZEGNA- LUSIGLIE' - Non si fermano le critiche che si sono anche trasformate in insulti e minacce indirizzate a don Luciano Bardesono parroco di Ozegna-Lusigliè. Il sacerdote avrebbe in carico anche una denuncia per truffa. A scatenarsi gli animalisti che sui social network affermano che il sacerdote andrebbe a caccia con i soldi sottratti alle elemosina dei fedeli.

Il sacerdote apre le porte ai suoi avversari
Il parroco risponde sereno alle critiche e invita gli autori delle stesse ad andare in parrocchia per confrontarsi direttamente. «Vado a caccia da oltre 50 anni. Di certo senza usare le offerte per i poveri che raccolgo in chiesa. Per i miei superiori non è mai stato un problema e neppure in conflitto con la mia vocazione – racconta il sacerdote a La Sentinella - Le accuse che mi intasco i soldi delle elemosina mi fanno ridere. Non voglio neppure commentare. Se gli animalisti vogliono qualcosa da me vengano a parlare con me, li aspetterò volentieri per una bella chiacchierata in parrocchia».

Il fatto che ha scatenato le polemiche
Tutto è cominciato con la disavventura della settimana scorsa, quando Don Luciano, uscito nel primo pomeriggio per recarsi a caccia nelle campagne intorno a Ciconio, era accidentalmente caduto e non è riuscito a fare ritorno alla macchina. Intorno alle 18 i fedeli di Ozegna che lo attendevano per la messa hanno dato l'allarme. Molte persone hanno cominciato a cercarlo. Prima hanno trovato la sua auto. E poi il parroco intorno alle 22, poco più distante, leggermente ferito ma salvo. Dopo il piccolo incidente è arrivato l'esposto presentato in Procura firmato da Lorenzo Croce, presidente dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (l'Aidaa), dove si ipotizza che don Bardesono utilizzi il denaro delle elemosina destinati ai poveri per pagarsi la licenza di caccia e l'attività venatoria in genere.

Il sostegno dei fedeli
Il sacerdote non si cura più di tanto delle accuse ed è sostenuto in questa scomoda vicenda dai propri parrocchiani, ad Ozegna come a Lusigliè e Ciconio. Sono contenti che se la sia cavata e si sia rimesso dopo la caduta. Del suo hobby per la caccia sono tutti a conoscenza da tempo e per molti dei suoi fedeli questa non è mai stata un problema. Chissa se lo sarà per il Vescovo che si è visto recapitare una lettera sempre firmata da Lorenzo Croce dell'Aidaa?