29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Muore in casa di riposo

Ucciso da un bicchiere di candeggina, la procura apre un'inchiesta

E' morto così Emiliano Gaudio, 78 anni, all'Ospedale di Chivasso dopo aver bevuto un bicchiere di candeggina nella casa di riposo in cui era ospite. I famigliari non sono convinti sulla dinamica del decesso e la procura ha fatto eseguire l'autopsia

VOLPIANO - E' morto sabato scorso all'ospedale di Chivasso Emiliano Gaudio, 78 anni. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo, per il momento a carico di ignoti, per la morte dell'uomo che era malato di Alzheimer. Avrebbe bevuto della candeggina al posto dell'acqua mentre si trovava ospite della casa di riposo «Anni Azzurri» di Volpiano.

La ricostruzione dei fatti
La famiglia di Emiliano Gaudio si è subito rivolta a uno studio legale. La procura ha dato mandato di eseguire l'autopsia. Solo gli esiti dell'esame potranno fornire delle prime importanti risposte su ciò che è accaduto. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero eporediese Giuseppe Drammis, l'anziano non era autosufficiente. In teoria, potrebbe aver bevuto della candeggina che anche un altro paziente gli ha versato nel bicchiere. La bottiglia, scambiata per una di comunissima acqua, sarebbe stata presa dal carrello dell’addetta alle pulizie. Al momento il fascicolo aperto dalla procura di Ivrea parla di omicidio colposo. L'autopsia potrà spiegare almeno in parte quello che è successo.

I soccorsi sono arrivati in tempo?
Rimangono poi da chiarire le tempistiche dei soccorsi prestati all'uomo. L'intervento dei medici e il successivo trasferimento all'ospedale di Chivasso potrebbe essere avvenuto troppo tardi. I medici del nosocomio chivassese non sono riusciti a salvare la vita all'anziano. Toccherà alle indagini del pm Drammis fare luce anche su questi aspetti. Resta da capir