26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Non solo una provocazione

Il «suk» ai Giardini Reali?

Sgomberato dall'ex Scalo Vanchiglia, domenica prossima il mercato degli abusivi dovrebbe finire in via Monteverdi. Ma i residenti non ci stanno. E rilanciano con una proposta che sembra assurda

TORINO - Dopo il no secco dei residenti a via Monteverdi, il suk degli abusivi potrebbe trovare casa nientemeno che ai Giardini Reali. Sì, avete letto bene. In pieno centro, dietro piazza Castello e a due passi dalla Mole, tra i turisti che camminano ignari e i torinesi ancora una volta disgustati da tanta superficialità nell'affrontare una problematica (che potrebbe forse anche diventare risorsa) tutt'altro che banale. L'idea è della Lista Civica Sicurezza e Legalità in Barriera di Milano. Benissimo, anzi doveroso, smettere di etichettare, tra l'altro erroneamente, Barriera come «la pattumiera di Torino». Però questa non ci pare, comunque, granché come soluzione.

Tutti i problemi di Barriera
Barriera soffre già per il dormitorio e il servizio per le tossicodipendenze di via Ghedini, per il dormitorio del Gruppo Albele, l'ex caserma dei vigili di via Bologna, la baroccopoli di lungo Stura Lazio non tanto distante. «La zona è già degradata per conto suo, non ci serve un mercato dell'illegalità» gridano i residenti. «Al di là delle promesse, al di là dell'aumento dei controlli paventato dall'amministrazione noi il suk non lo vogliamo», ha detto questa mattina Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Civico durante l'ennesima discussione accesa in occasione della presentazione della petizione contro il suk in via Monteverdi.

Regolamentiamo il suk
«Se questo mercato è lecito come molti dicono, collochiamolo in zone lecite e regolamentiamolo come accade in altre parti d'Europa. Perché Barriera deve essere sempre la discarica della città?». Questa la provocazione, a questo punto neanche tanto irreale, del primo firmatario Petrarulo. Se gestito bene, il suk potrebbe addirittura diventare un'opportunità e un'attrazione per tutti. «Stiamo preparando un piano affinché il prossimo anno, quando ci sarà il nostro sindaco – ha aggiunto il capogruppo della Lega – sia eliminato l'abusivismo, suk compreso, e i commercianti possano vendere la loro merce legalmente, equiparati a tutti gli altri».

Prossima puntata il 4 novembre
Ora la patata bollente passa nelle mani degli assessori Curti, Mangone, Lo Russo, Tedesco e non ultimo il sindaco Fassino, che ieri ha incontrato i firmatari della prima petizione (quella contro il suk in via Monteverdi) che dovranno riportare la discussione in commissione, già programmata per il prossimo 4 novembre.