29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Il M5s attacca

Educatrice licenziata perché indossava la maglietta No Tav

Stamane presidio del Movimento 5 Stelle davanti al carcere torinese e in Consiglio regionale per difendere l'educatrice del carcere di Torino

TORINO - Protesta in consiglio regionale del Piemonte degli esponenti del Movimento 5 Stelle sul caso dell'educatrice del carcere di Torino, licenziata perché indossava una maglietta No Tav. I consiglieri penastellati in aula hanno aperto le giacche mostrando una maglietta con il simbolo del movimento che si oppone alla Torino-Lione, mentre era in corso la discussione sul riordino delle province. Un gesto che ha provocato scompiglio e reazioni dai banchi dell'opposizione. La seduta è quindi stata sospesa per qualche minuto.

"L'ennesimo doppiosessismo di Laus"

"Indossiamo questa maglietta in segno di solidarietà con l'educatrice Angela Giordano, giovane madre che ha perso l'impiego a causa di una maglietta come questa e solo per aver dimostrato sostegno alla causa No Tav" hanno detto gli esponenti del Movimento 5 stelle. "In aula abbiamo assistito all'ennesimo doppiopessismo del presidente Laus che ha vietato di effettuare foto al Gruppo M5S benché la seduta fosse sospesa. Nel corso della scorsa legislatura lui stesso si è reso protagonista di proteste ben più vibranti, facendosi ritrarre dai fotografi al centro dell'aula" ha inoltre osservato il Gruppo regionale del M5S. Stamane davanti al carcere torinese si è tenuto anche un presidio di protesta del Movimento No Tav.