Per dire no allo spaccio a San Salvario si inventano pure la «passeggiata cinofila»
Ennesimo tentativo da parte dei residenti di fermare lo spaccio selvaggio agli angoli delle strade. La movida ha ridato linfa al quartiere, è vero, ma il problema della droga è più drammatico che mai
TORINO - L'ultimo è un tunisino di 33 anni fermato l'altra sera vicino a largo Saluzzo. Aveva in tasca 13 grammi di hashish. Naturalmente era già noto alle forze dell'ordine. San Salvario è rinata grazie alla movida, sì, ma il problema dello spaccio rimane. Anzi, è tornato a crescere, proprio perché qui la concentrazione di possibili clienti è altissima. A giugno scorso il comitato di quartiere ha presentato l'ennesima petizione in Comune per dire basta alla criminalità dilagante e ai pusher, quasi sempre neri, agli angoli delle strade, giorno e notte. «In campagna elettorale tra le promesse del sindaco c'erano lotta alla droga e allo spaccio, aumento della presenza sul territorio delle forze dell'ordine e dei Vigili Urbani» lamentano i residenti. Ma niente: dopo anni, la situazione è sempre la stessa.
Per proprietari di cani e non
L'esasperazione di chi ci vive ha toccato l'apice. Il Comitato San Salvario Bramante le ha provate tutte, persino i presidi notturni. Non ultima, la pulizia dei giardini di via Petitti. E ora rilancia con una «passeggiata cinofila». "I cittadini ci comunicano sempre più spesso l'esistenza di un disagio grave che non li fa sentire sicuri nemmeno a portare a spasso il cane la sera» denuncia il portavoce Matteo Rossino. «Per questo abbiamo deciso di organizzare una simbolica passeggiata cinofila di gruppo con tutti i proprietari di cani della zona».
«Un problema più radicato di quello che si possa pensare»
L'appuntamento è per mercoledì 4 novembre alle 21.30 in via Ormea angolo via Foscolo, zona particolarmente critica. Naturalmente tutti sono invitati a partecipare, anche chi non ha cani. «Trovo di grande significato l'iniziativa del Comitato» ha commentato Marco Racca, responsabile del movimento Sovranità. «Se i residenti non possono nemmeno scendere con il cane la sera in tranquillità, come dovrebbe essere, allora c'è davvero un problema ben più profondo e radicato di quanto si possa pensare. Per questo invito tutti ad aderire alla manifestazione del 4 novembre. Noi ci saremo!».
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