25 aprile 2024
Aggiornato 09:30
La denuncia di Forza Italia

La chiusura dell'Oftalmico è una decisione sbagliata

Il Gruppo Consiliare Regionale di Forza Italia ha organizzato un seminario con esperti del mondo della medicina per spiegare le ragioni di una scelta sbagliata, dal punto di vista strategico, economico e sociale

TORINO - «La chiusura e lo spezzatino dell'Ospedale Oftalmico voluta dal centrosinistra è una decisione sbagliata strategicamente, economicamente e socialmente». È questa la denuncia del Gruppo Consiliare Regionale di Forza Italia che ha organizzato venerdì una conferenza proprio per discutere e approfondire il futuro dell'ospedale monospecialistico torinese. A sostenere questa tesi il capogruppo degli azzurri in Regione Gilberto Pichetto e i consiglieri regionali torinesi Claudia Porchietto, Daniela Ruffino e Gianluca Vignale.

«Una crisi di idee»
«La crisi che attraversa il nostro Paese e la nostra regione non è tanto economica, quanto piuttosto di idee» spiega Pichetto. E la vicenda dell'Oftalmico ne è «una chiara esemplificazione». Forza Italia ha deciso di costruire il seminario richiamando personaggi di primo piano della Medicina non solo del nostro Paese, per costruire insieme a loro l'immagine e il quadro di una Sanità, «che ancora esiste per fortuna in Italia e in Europa», dove la parola medicina «si coniuga perfettamente con le caratteristiche dell’eccellenza e della specializzazione». D'altra parte, continua Pichetto, è questa la missione che deve porsi una politica che vuole stare al passo dei tempi e che voglia affrontare la crisi economica e la riforma dei sistemi di welfare State oggi non più sostenibili.

Indispensabili gli ospedali monospecialistici
«La nostra non è una difesa d'ufficio dell'Oftalmico per accarezzare, come ha fatto in passato il centrosinistra quando sedeva all'opposizione, l'opinione pubblica» attaccano Porchietto, Ruffino e Vignale. «L'idea che abbiamo voluto dare ai cittadini è quella di una politica che cerca le soluzioni all'esterno e soprattutto laddove gli esempi virtuosi già esistono». Tra i presenti il primario di Radiologia Pediatrica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze, Claudio Defilippi; il cardiochirurgo pediatrico del Salam Hospital di Karthou in Sudan, Pietro Abruzzese; il direttore di Dipartimento Oculistico dell'Ospedale Oftalmico di Torino, Savino D’Amelio  e il direttore dell'Hôspital Ophtalmique Jules Gonin di Losanna, Leonidas Zografos: una scelta che, nelle intenzioni di FI, potrà essere utile a comprendere come sia indispensabile poter contare su ospedali monospecialistici capaci di attrarre pazienti da tutto il mondo e idonei alla loro messa in rete a livello territoriale regionale e nazionale. «Per farlo occorre però affidare alle nostre migliori equipe strutture organizzative e apparecchiature all'avanguardia sia in termini di tecnologia sanitaria sia di Ict. Inoltre è fondamentale la costruzione di una collaborazione efficace tra Ospedale e Università».

Cosa perdiamo
La scelta dello «spezzatino» annunciata dalla Giunta Chiamparino è «diseconomica», visti gli ingenti investimenti pubblici effettuati negli ultimi dieci anni sull'Oftalmico; «sbagliata strategicamente» perché l'idea di abbandonare la monospecialità d'eccellenza drenerà risorse umane e finanziarie verso altre regioni italiane o altri stati europei alimentando la mobilità sanitaria passiva. E infine «socialmente dannosa», concludono i consiglieri di Forza Italia, perché depaupererà il territorio di un servizio di riferimento, alimentando solamente le liste d'attesa e peggiorando la gestione dell'emergenza.