29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
A sorpresa

Guariniello si è dimesso. Da Romiti alla Thyssen, dalla Mucca Pazza all'Eternit, le sue inchieste più celebri

Sarebbe dovuto andare in pensione il 31 dicembre e invece lascerà la procura di Torino a Natale. Non sono chiari i motivi del gesto, anche se è chiaro che a godersi la pensione non ci pensa neanche. Ha già altri progetti

TORINO - Sarebbe dovuto andare in pensione il 31 dicembre prossimo e invece lascerà la procura di Torino a Natale. Il sostituto procuratore Raffaele Guariniello a sorpresa ha presentato le sue dimissioni. Non sono chiari i motivi del gesto del pm dei processi Thyssen e Eternit. A quanto si apprende Guariniello tuttavia non è intenzionato a godersi la pensione ma vorrebbe intraprendere una nuova attività, sulla cui natura regna il massimo riserbo.

Gli inizi: da Romiti ai farmaci
Padre napoletano e madre piemontese, Guariniello ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a 23 anni e poi non si è più fermato. Magistrato di Cassazione, è Procuratore Aggiunto a Torino dal 1992. Dall'estate del 2008, dopo la nomina di Gian Carlo Caselli a Procuratore Capo, ha assunto l'incarico di Procuratore Capo Vicario, scaduto con il passaggio di incarichi tra Caselli e Marcello Maddalena, oggi Procuratore Generale. Tantissime le inchieste celebri associate al suo nome: lo scandalo dell'archivio segreto Fiat all'inizio degli anni Settanta, quando in un'ispezione degli uffici viene rinvenuto un enorme archivio contenente la catalogazione di oltre 345mila persone (ma tutto finisce in prescrizione); le tangenti nella sanità: nel 1981 apre una scottante inchiesta sulle tangenti sui farmaci, dove viene colpito soprattutto l'Aulin, che però resta in commercio; il processo Fiat-Alfa che vede imputato Cesare Romiti e altri dirigenti per la violazione dell'articolo 5 dello statuto dei lavoratori (anche questo prescritto).

Metodo Di Bella, mucca pazza, Thyssen, Stamina e la magistrale sentenza Eternit
E ancora, l'abuso di farmaci nel calcio, che sconvolge Juve, Parma, Roma e Toro; la sperimentazione del metodo Di Bella; la mucca pazza; il rogo della ThyssenKrupp dove sono morte sette persone, chiuso in tempi record (solo due mesi e 19 giorni); i tanti nessi tra calcio e Sla – sono 35 ad oggi i calciatori morti per questa malattia – a partire dalla denuncia della moglie dell'ex della Fiorentina Bruno Beatrice. Il caso Stamina contro il professor Davide Vannoni, accusato di aver sottratto 500mila euro alla Regione Piemonte, fino ad arrivare alla storica sentenza sull'Eternit: il 13 febbraio 2012 il tribunale di Torino condanna in primo grado De Cartier e Schmidheiny a 16 anni di reclusione per «disastro ambientale doloso permanente» e per «omissione volontaria di cautele antinfortunistiche», obbligandoli al risarcimento di circa 3mila parti civili oltre al pagamento delle spese giudiziarie. Per la prima volta al mondo c'è una condanna dei vertici aziendali.