29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Riconoscimento per Torino

Quali città visitare nel mondo nel 2016? Per il New York Times una è Torino

Il prestigioso quotidiano americano inserisce il capoluogo piemontese tra le 52 città da visitare nel mondo nel 2016. Da vedere il Museo Egizio e altri luoghi ed eventi culturali che, negli anni, hanno ammorbidito un volto industriale

TORINO - Tra i grattacieli sontuosi di Abu Dhabi, le isole paradisiache della Guendalupa, l'architettura di Barcellona e la tranquillità della costa orientale dello Sri Lanka, si fa spazio Torino, inserita dal New York Times tra le 52 città nel mondo da visitare nel 2016 (al 31esimo posto). Un riconoscimento non da poco, figlio della politica che negli ultimi anni ha portato centinaia di migliaia di turisti sotto la Mole in ogni periodo dell'anno grazie a un'offerta permanente di eventi e a un rimodernamento di ciò che già c'era.

Per il prestigioso quotidiano americano a Torino non ci si può perdere ad esempio il rinnovato Museo Egizio, il secondo per importanza dopo quello del Cairo, così come sono assolutamente da vedere i Docks Dora, luogo di gallerie, ateliers e locali underground, o l'arte di strada a Barriera di Milano con i suoi palazzi le cui facciate sono diventate vere e proprie opere d'arte.

Dalle novità alla tradizione. Per il New York Times non meno importanti del centro cittadino sono i mercati di Porta Palazzo - il più grande d'Europa - o il nuovo quartiere in costruzione della Lavazza. Certo, per i torinesi magari questi ultimi due luoghi non sono tra quelli da cartolina, ma per chi viene da fuori, magari da migliaia di chilometri di distanza, vedere l'eterogeneità di un mercato tanto vasto è certamente una peculiarità da non farsi sfuggire.

Infine gli eventi, quelli che sono presi d'assalto ogni anno e che sembrano fare sempre nuovi record di affluenza. Il NYT cita Artissima, la principale fiera d'arte contemporanea in Italia, Paratissima, evento di riferimento nel panorama artistico nazionale, e i festival musicali Torino Jazz, Kappa Future, Todays e Movement. Visti (e sentiti) questi, non ci si può perdere ancora i due grandi Saloni del Libro e del Gusto, oppure la bellezza delle Luci d'Artista.