19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
27, 28 e 29 febbraio

Dieci anni fa le Olimpiadi cambiavano Torino, la Città prepara la festa per rievocarle

Ospiti, vip, atleti medagliati e ancora una notte bianca, mostre, film e tanto atro per ricordare quelle due settimane in cui Torino fu sotto gli occhi del mondo

TORINO - Dieci anni fa il mondo scopriva Torino nella sua nuova veste di città turistica, tutt’altro che fredda e grigia come sino ad allora era stata dipinta. Il cambiamento cominciò con un evento mondiale che ha avuto (e sta avendo) fortissime ricadute sul capoluogo piemontese come dimostrano i record di turisti durante le festività e il successo che ogni anno registrano musei e mostre cittadine. Le Olimpiadi invernali del 2006, iniziate il 10 febbraio e terminate il 26, hanno dato il via a una vera e propria rivoluzione e la Città ha deciso di rievocarle simbolicamente con tre giorni di festeggiamenti.

Tre giorni di festa dieci anni dopo
Inizialmente si era pensato a dieci giorni di festa come gli anni che sono passati dal 2006. La macchina organizzativa però si è mossa tardi e quindi si è optato per tre giorni che coincideranno con gli ultimi delle Olimpiadi del 2006, cioè 26, 27 e 28 febbraio. Tante le idee già messe in campo tra eventi da proporre e ospiti e vip da invitare. Non potendo più accendere la torcia olimpica (lo vieta un accordo con il Comitato Olimpico), i cinque cerchi appariranno nuovamente in una grossa bandiera che farà il giro della città portando il profumo dei Giochi in ogni quartiere, così come successe con il simbolo di Pininfarina che girò tutta l’Italia prima di arrivare allo stadio Olimpico per dare l’inizio al grande evento.

Gli ospiti e i vip
I primi a essere (ri)celebrati saranno i protagonisti dei Giochi Olimpici. L’invito è stato già mandato alle medaglie d’oro Enrico Fabbris (pattinaggio di velocità), al gruppo composto da Matteo Anesi, Stefano Donagrandi e Ippolito Sanfratello (pattinaggio di velocità a squadre), Giorgio Di Centa (sci nordico sui 50 chilometri), al gruppo della staffetta di sci nordico Fulvio Valbusa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi, e infine all’intramontabile re dello slittino Armin Zoggler. Insieme agli atleti poi non mancheranno le istituzioni, da Sergio Chiamparino, il sindaco della Città di allora, a Giovanni Malagò, il presidente del Coni. E ancora: Alberto Tomba e Stefania Belmondo in rappresentanza dei tedofori che dall’8 dicembre 2005 portarono la torcia olimpica in giro per l’Italia fino a farla arrivare a Torino il 9 febbraio per l’accensione del braciere olimpico davanti al mondo intero.

La notte bianca
Gli eventi sono ancora in preparazione ma quello che di certo non mancherà sarà una festosa notte bianca, come quelle che si susseguirono durante i giorni delle Olimpiadi invernali del 2006. Il giorno prescelto è il 27 febbraio. La lunga notte di festeggiamenti non è però che un antipasto dei ricordi di quelle due settimane. Al cinema Massimo saranno celebrati i campioni con la proiezione di immagini gloriose, le fotografie dei torinesi di quei giorni saranno protagoniste in una mostra ad hoc nella spazio di Camera in via delle Rosine. Tornano in esposizione anche i cimeli olimpici al Museo della Montagna. Queste le prime indiscrezioni su ciò che sta nascendo per ricordare quello che è stato una sorta di nuovo inizio per la città di Torino.