19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Dalla Sala Rossa

Stupro di una disabile all'ex Moi: il Comune di Torino si costituisce parte civile

La decisione è stata ratificata dalla Giunta comunale del sindaco Piero Fassino con un'apposita deliberazione. Per la vicenda la Procura di Torino ha chiesto tre rinvii a giudizio

TORINO - Sul sequestro e stupro di una ragazza disabile avvenuto nello scorso maggio all'ex Moi di via Giordano Bruno il Comune di Torino ha deciso di costituirsi parte civile. Ad annunciarlo è stata l'assessore alla Polizia Municipale, Giuliana Tedesco: «Come annunciato durante le comunicazioni in Consiglio Comunale e fatte le opportune verifiche, la Città ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro i tre uomini accusati del sequestro e dello stupro di una giovane disabile avvenuto nel maggio dello scorso anno all'ex Moi».

Decisione presa dalla Giunta comunale
La decisione è stata ratificata dalla Giunta comunale del sindaco Piero Fassino con un'apposita deliberazione. Per la vicenda la Procura di Torino ha chiesto tre rinvii a giudizio per i presunti colpevoli del sequestro e dello stupro. Il provvedimento riguarda un cittadino somalo, un cittadino ghanese e un cittadino nigeriano rispettivamente di 27, 30 e 31 anni.