29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Elezioni amministrative Torino 2016

Forza Italia ha scelto, sarà Osvaldo Napoli a sfidare Fassino e Appendino a giugno

Il candidato sindaco del centrodestra non è uscito dalle primarie, cosa che ormai appariva scontata. Dopo li vertice Berlusconi-Salvini-Meloni la scelta è ricaduta sul 71enne Osvaldo Napoli

TORINO - Alla fine l’ha spuntata Osvaldo Napoli. L’anti Fassino-Appendino scelto da Forza Italia è l’attuale sindaco di Valgioie, già parlamentare in tre legislature, presidente dell’Anci prima di Sergio Chiamparino e pupillo di Silvio Berlusconi. Napoli non è certo un giovanotto visto che a fine marzo compirà 72 anni ma la sua esperienza politica è ciò che avrebbe convinto anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Tutti insieme sotto un candidato unico dunque e non come successe alle scorse elezioni regionali in cui i partiti si presentarono divisi perdendo la sfida già in partenza.

Candidatura lanciata dal segretario Gilberto Pichetto
Il presidente del Comitato regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto, dà l’annuncio: «La scelta di Osvaldo Napoli rappresenta al meglio il valore per Forza Italia e per tutto il centrodestra confermando, semmai ce ne fosse stato bisogno, la nostra ferma intenzione di arrivare prima al ballottaggio e poi al governo di Torino». Un obiettivo dichiarato puntando su Osvaldo Napoli che, però, non sembra convincere appieno l’elettorato che fino a oggi era rimasto confuso in un mare di nomi e voci. «Oggi più che mai è necessario mantenere un fronte compatto tra tutte le forze politiche di centrodestra e le componenti civiche della nostra città», dice Pichetto, «per questo non posso che apprezzare lo spirito di alcune personalità civiche che fino a oggi si sono messi a disposizione nell’offrire un’alternativa al governo ventennale della sinistra. A loro lancio un appello, affinché continuino ad impegnarsi in questa direzione tenendo sempre presente l’obbiettivo finale: una coalizione competitiva che sia credibile nelle sue proposte e possa finalmente mandare a casa Fassino».

Niente primarie, la scelta arriva «dall’alto»
Su questo non c’erano in realtà troppi dubbi. Le primarie di centrodestra non erano un’ipotesi credibile anche se diversi possibili candidati ci hanno sperato fino all’ultimo. Il nome, si sapeva, che sarebbe stato scelto dai vertici e non a caso è arrivato il giorno dopo l’incontro tra Berlusconi-Salvini-Meloni. «Rispetto, anche se non condivido», aggiunge ancora Gilberto Pichetto nel giorno dell’annuncio, «le ragioni di chi ha chiesto le primarie per individuare il nostro candidato sindaco, tuttavia la nostra coalizione ha scelto che per queste elezioni non fossero lo strumento più adatto». Ora dalla parole si passerà ai fatti.