19 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Aggressioni sui mezzi pubblici

Giacca strappata e graffi in volto al controllore per una multa, aggressione sulla linea 2

I fatti si sono svolti sulla linea 2 nei pressi di piazza Rivoli. Il controllore ha riportato ferite guaribili in tre giorni. Dopo l’ennesima aggressione il sindacato Ugl parla di sciopero necessario

TORINO - Nella serata di lunedì piazza Rivoli è stata teatro dell’ennesima aggressione ai danni di un controllore Gtt in servizio nel turno serale. L’assistente alla clientela è stato colpito e graffiato al volto e sul collo da una donna che viaggiava a bordo dell’autobus della linea 2 senza biglietto. O meglio, il biglietto ce l’aveva, ma non lo aveva timbrato.

L’aggressione alle 21.10 in piazza Rivoli
Sul bus sono saliti i controllori in borghese e quando hanno chiesto ai passeggeri di mostrare il biglietto o l’abbonamento regolarmente obliterato, una donna di origini africane ha mostrato un ticket non timbrato sperando che l’assistente Gtt le evitasse la multa. Il controllore, eseguendo il proprio lavoro, ha invitato la donna a scendere dal pullman per prenderle le generalità e fare il verbale. Tutto questo tra le polemiche della stessa. Una volta scesi in piazza Rivoli, la donna si è rifiutata di dare un documento e quando i controllori hanno chiamato la centrale, e di conseguenza una pattuglia di polizia, dalle parole è passata ai fatti. Prima ha tentato più volte di strappare di mano il biglietto ancora da timbrare dalle mani del dipendente Gtt per scappare, poi ha afferrato quest’ultimo per il collo graffiandolo e dimenandosi a tal punto da strappargli il giubbotto. A riportare la quiete ci ha pensato la polizia poco dopo intervenendo sul posto. La donna è stata denunciata, mentre il controllore, accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, è stato giudicato guaribile in tre giorni.

Il sindacato Ugl: «Ancora aggressioni, siamo stufi»
«Non si arresta la lunga scia di aggressioni ai danni del personale Gtt», tuona Damiano De Padova, commissario provinciale Ugl di Torino, «nonostante i tanti proclami aziendali sul titolo di polizia e sulla presunta tutela legale, in realtà nulla è cambiato. Siamo stufi ed esasperati, abbiamo pazientato a sufficienza che ci fosse garantita maggiore sicurezza sul posto di lavoro. È ora di dire basta, l'opinione pubblica certamente comprenderà la necessità dei prossimi scioperi di categoria, con la speranza che le prossime votazioni comunali portino un radicale cambiamento all'interno delle partecipate».