25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Sanità

Prodotti terapeutici a base di cannabis, chi può usarli e dove verranno somministrati

La giunta regionale ha approvato i criteri per la somministrazione dei farmaci: le condizioni sono tassative

TORINO - Alla fine il sí è arrivato, ma con limiti chiari e ben definiti. Per iniziativa dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, la giunta regionale ha approvato e regolamentato l'utilizzo di prodotti terapeutici a base di cannabis. In particolare, sono stati determinate, dopo lunghi dibattiti, le procedure organizzative per la somministrazione dei medicinali cannabinoidi: quest'ultimi, forniti, dalle farmacie ospedaliere, verranno somministrati in ospedale, in strutture sanitarie o in casa, previa prescrizione di medico specialista o di medico di medicina generale. I farmaci spetteranno solo a coloro che soffrono di alcune patologie indicate dal ministro della Salute.

Le malattie per cui é previsto l'uso di prodotti a base di cannabis
È stato il Ministero stesso a stilare un elenco dettagliato e preciso delle malattie per le quali verranno utilizzati farmaci a base di cannabis: sclerosi multipla, dolore cronico per il quale antinfiammatori, cortisonici o oppioidi si siano rivelati inefficaci. Tra le altre malattie rientranti in questa lista troviamo: lesioni del midollo spinale resistente alle terapie convenzionali, effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids, effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali, sindrome di «Gilles de la Tourette» che non può essere ottenuta con trattamenti standard; effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito causati da radioterapia, chemioterapia, Hiv che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali.