19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Polizia municipale di Orbassano

Vigili filmati e messi in rete, a Orbassano indagine contro gli insulti su Facebook

Caso curioso alle porte di Torino dove la polizia municipale ha avviato un’indagine dopo la condivisione di un filmato. Nel video ci sono alcune telecamere scambiate per autovelox

ORBASSANO - Sul web vengono pubblicati centinaia di migliaia di video ogni giorno. Capita però che qualcuno di questi, anche senza fare milioni di visite, attiri l’attenzione delle forze dell’ordine. E’ quanto è capitato a Orbassano dove la polizia municipale diretta dal comandante Domenico Santarcangelo ha avviato un’indagine in seguito alla pubblicazione sulla pagina Facebook «I residenti a Orbassano» di un filmato in cui sono ripresi alcuni agenti in servizio durante un controllo stradale effettuato con una telecamera scambiata per un autovelox. «Questo non è fare sicurezza ma fare cassa», ha commentato l’autore del video «a chiunque venga fermato in questa maniera invito a fare ricorso in quanto il luogo dove fermano non è idoneo ma pericoloso, quindi illegale». Ma non solo. L’attacco è stato fatto anche per la mancanza di segnaletica che avvisasse dei controlli di velocità. Ma a tutto questo c’è un perché.

«Frasi diffamatorie e ingiuriose», oltre che immotivate
Il video e le parole hanno scatenato in pochi giorni decine di commenti e centinaia di condivisioni, tanto da arrivare fino al Comando di via Di Nanni. Visto il filmato è arrivata subito la smentita del fatto che si trattasse di autovelox quelli ripresi nel video. In realtà il Comune di Orbassano è già in possesso della nuova apparecchiatura che permette di accertare in tempo reale se un autoveicolo è privo di assicurazione, revisionato o anche se è rubato. Un’attrezzatura che non ha nulla a che vedere con gli autovelox ovviamente.

L’indagine sull’autore del video e su chi ha commentato
Il video, ancora presente sulla pagina Facebook, è già stato acquisito agli atti per l’attività d’inchiesta che potrebbe portare a risvolti penali non solo contro chi ha prodotto il video commentandolo mentre filmava, ma anche contro coloro che lo hanno commentato con frasi ingiuriose e diffamatorie. La vicenda, si capisce, non finisce qui.