Droga e cellulari in carcere con la complicità di una guardia penitenziaria: 6 arresti
L'inchiesta ha portato all'arresto di sei persone, mentre altri tre poliziotti risultano indagati. Gli oggetti proibiti venivano lanciati con delle fionde o consegnati direttamente dagli agenti corrotti
TORINO - Droga, telefonini e medicinali. La Polizia Penitenziaria, in collaborazione con la Sezione Antidroga di Torino ha sgominato un vero e proprio commercio di oggetti proibiti all'interno della casa circondariale «Lorusso Cutugno» di Torino. L'operazione «Vallette» ha portato all'arresto di sei persone, tra cui una guardia carceraria, mentre tre poliziotti risultano indagati. L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Toso
Oggetti lanciati con una fionda o introdotti dai pubblici ufficiali corrotti
Per far entrare in carcere gli oggetti proibiti venivano lanciati al di là delle mura con delle fionde, per poi esser recuperati dai detenuti. Altre volte invece, la droga arrivava attraverso gli ufficiali corrotti. L'attività investiga è durata circa un anno ed ha portato al fermo di due detenuti e un operaio di una ditta addetto alla manutenzione delle caldaie.
Dai cellulari alla droga, in carcere entrava di tutto
L'operazione, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Toso, ha portato al sequestro di un chilo e mezzo di hashish, 50 grammi eroina, 10 telefoni cellulari, svariati carica batterie, medicinali ed altri beni il cui possesso presso la struttura di detenzione risulta illecito.
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