29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Missione ExoMars

L'Europa per la prima volta su Marte: dietro il viaggio nello spazio c'è tanta Torino

Il lander Schiaparelli che parte verso Marte è stato costruito all'Alenia Space di Torino ed è dedicato a al saviglianese considerato una delle più grandi figure dell'astronomia italiana dell'800

TORINO - Ore 10.31, a Bajkonur, in Kazakhstan, si scrive un pezzo di storia. Parte la prima delle due missioni che vedranno nei prossimi mesi l’Europa sbarcare su Marte alla ricerca di forme di vita. Si inizia con il lander Schiaparelli, costruito nello stabilimento Thales Alenia Space di Torino, uno dei centri più specializzati al mondo per componentistica da mandare sullo spazio. Nel tempo l’azienda torinese si è conquistata una fetta importante del mercato, tanto che per questa missione è stato dato lavoro a oltre 300 piemontesi, i cui nomi figurano nella parte soprastante il lander che andrà su Marte. Grazie alla commessa da oltre 1,2 miliardi di euro, l’Alenia torinese ha fatto da capofila alle diverse industrie che hanno partecipato al progetto.

Non solo Torino, anche tanto Piemonte
Se Torino è la capitale dello spazio, come ha giustamente sottolineato anche Samantha Cristoforetti qualche giorno fa in visita alla nostra città, c’è anche tanto Piemonte in questa missione su Marte. A partire proprio dal lander dedicato a Schiaparelli: Giovanni Schiaparelli era di Savigliano (Cuneo) ed è considerato non solo una delle più grandi figure dell'astronomia italiana dell'800 e, al tempo stesso, uno dei maggiori studiosi della storia della scienza e dell'astronomia antica, ma fu colui che per primo disegnò le mappe di Marte scoprendo che sul pianeta rosso erano presenti dei canali. La traduzione sbagliata fatta in inglese fece capire «canali artificiali» e da qui nacque la leggenda della presenza dei marziani.

La missione: la prima su Marte degli europei
Questo sarà un test importante anche per l’Europa che dovrà dimostrare di essere in grado di sbarcare sul pianeta rosso come in passato avevano fatto gli americani. Per farlo la partenza alle 10.31 è fondamentale e in sette mesi è previsto l’arrivo su Marte e l’inizio effettivo della missione. La durata nominale delle osservazioni scientifiche è di due anni terrestri (un anno marziano). Durante questo periodo il modulo di discesa dell missione 2018 arriverà su Marte e farà ammartare il Rover che inizierà a trasmettere i suoi dati verso terra tramite il "ponte radio" costituito con il Tgo. Per maggiori info sulla missione vi rimandiamo al nostro approfondimento su Diario Innovazione.