20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
La corsa verso le elezioni

Elezioni 2016: Salvini, Morano, Berlusconi e Napoli, il centrodestra ruota attorno a quattro nomi

Se i leader di Lega Nord e di Forza Italia continuano a non mettersi d'accordo su un candidato sindaco, i nomi votabili potrebbero aumentare e i partiti correrre da soli: in testa ci sono Osvaldo Napoli e Alberto Morano

TORINO - Mancano poco più di tre mesi alle elezioni amministrative torinesi e il centrodestra (o meglio Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) sono ancora ben lontani dall’essere uniti. Il nodo della discordia continua a rimanere il candidato sindaco su cui puntare, lo stesso problema avuto alle regionali del 2014 quando Sergio Chiamparino venne eletto presidente della Regione Piemonte trionfando a mani basse. Questa volta però non mancano i nomi, qualche settimana fa l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi aveva puntato forte su un suo fedelissimo, quell’Osvaldo Napoli che però non ha per nulla convinto le altre forze della coalizione e nemmeno le segreterie dei partiti a livello locali e gli aspiranti consiglieri. In primis a essere contrariata dalla scelta è la Lega Nord.

Salvini a Torino dice no: «Napoli non è il candidato migliore»
Il titolo lo dà il leader della Lega Nord stesso, Matteo Salvini, di passaggio quest’oggi a Torino. «Osvaldo Napoli è un’ottima persona, ma non so se è il candidato migliore». Risposta lapidaria, secca ma anche molto chiara. Per i leghisti il nome dell’ex parlamentare e attuale sindaco di Valgioie non è il nome su cui puntare. Meglio, a quanto si vocifera, sarebbe il notaio Alberto Morano, forse uno dei pochi che potrebbe compattare il centrodestra ma che per il momento è stato accantonato da Forza Italia. Una presa di posizione che potrebbe portare all’ennesima corsa divisa con più candidati che, a differenza delle regionali, rischia di favorire il Movimento 5 Stelle e la sua candidata Chiara Appendino.

A Torino si va al ballottaggio, lo dice il leader della Lega
Disuniti sarà difficile vincere, ma secondo Salvini il Pd non ha più la forza di un tempo. «A Torino si va al ballottaggio», dice senza incertezze annunciando che a breve incontrerà alcune persone che si sono messe a disposizione per far da traino. E ancora una volta il dito cade sul notaio Morano. Che sia lui la scelta torinese anche senza Forza Italia? Nei prossimi giorni se ne saprà di più.