20 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Cultura

«Il Volo dei numeri»: cosa rappresentano i caratteri affissi sulla Mole Antonelliana?

Sulla cupola del monumento simbolo di Torino sono evidenti dei numeri posti in verticale. Perché sono lì? Cosa vogliono dire? Per scoprirlo dobbiamo fare un salto indietro di ... 800 anni

TORINO - Da lontano è un dettaglio impercettibile. Passeggiando sotto la Mole Antonelliana, con un cielo sereno a fare da contrasto, è praticamente impossibile non notarlo: sulla scultura simbolo della nostra città sono affissi dei numeri rossi. Vi siete mai chiesti cosa vogliano dire e perché siano lì?

L'ispirazione nasce da un matematico del 1200
Per capirlo dobbiamo fare un salto nel passato di circa 800 anni. Dietro quelle cifre che seguono alla perfezione la curva della cupola della Mole vi è un'opera d'arte ispirata alla sequenza numerica di Leonardo Fibonacci, uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, vissuto nel 1200. Oltre a essere uno dei padri della conversione occidentale ai numeri arabi, Fibonacci è famoso ancora oggi per il «problema dei conigli»: immaginiamo di chiudere una coppia di conigli all'interno di un recinto. Sappiamo che ogni coppia di conigli:
- inizia a generare dal secondo mese di età;
- genera una nuova coppia ogni mese;
- non muore mai.
Quanti conigli ci saranno nel recinto dopo un anno? La risposta esatta è 377, spiegata dal fatto che ogni numero è uguale alla somma dei due numeri precedenti. 

L'idea viene realizzata da Mario Merz, esponente dell'arte povera
Nel 2000 Mario Merz, uno dei massimi esponenti dell'arte povera, nata e sviluppatasi a Torino, decide di reinterpretare la sequenza e di apporla sulla cupola della Mole Antonelliana. Con il «Volo dei numeri», titolo dell'opera, Merz vuole dare una visione magica e ordinata del collettivismo nella vita di tutti i giorni in città. Si può fare arte tutti i giorni, in ogni momento, anche con gli elementi che si presentano nella quotidianità come i numeri. Le cifre aumentano dal basso verso l'alto, seguendo una traccia verticale che abbraccia la Mole. 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34...ecc. Ecco quindi spiegato il dilemma dei neon colorati che da oltre 16 anni vigilano dall'alto sulla nostra Torino.