19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
25 aprile

Musei, mostre, Jazz Festival e Juventus: il 25 aprile nel centro di Torino è da record

«Mai visto numeri ed entusiasmo simili», ha detto l’assessore alla Cultura e al Turismo, Maurizio Braccialarghe, «devo ringraziare non solo i turisti che hanno scelto la nostra città come meta»

TORINO - Usare le parole «record» o «boom» accanto a «di turisti» ormai è cosa scontata. Nella giornata di ieri Torino si è ripetuta. Le vie del centro cittadino sono state prese d’assalto, musei e mostre, aperte in modo straordinario nonostante fosse lunedì, hanno avuto code in biglietteria dalla mattina alla sera, per non parlare della festa per lo scudetto della Juventus che ha portato tra piazza Castello e piazza San Carlo migliaia di tifosi bianconeri che si sono uniti a chi passeggiava o aspettava il Jazz Festival o la manifestazione del 25 aprile. Insomma, Torino ieri è stata tra le città più vive d’Italia. «Mai visto numeri ed entusiasmo simili», ha detto l’assessore alla Cultura e al Turismo, Maurizio Braccialarghe, «devo ringraziare non solo i turisti che hanno scelto la nostra città come meta per questi giorni di festa, ma anche i negozi che hanno tenuto aperto rispondendo positivamente all’appello del Comune». E si, i negozi hanno creato quell’attrattiva che una volta in città mancava, quel «quid» in più che rende una città più vivace e fa girare di più l’economia.

La Reggia di Venaria sempre la più visitata
Cambiano i numeri (sempre in crescita), ma non cambia il gradimento di chi visita Torino. La Reggia di Venaria si conferma la più visitata e solo nella giornata di ieri, il 25 aprile, sono stati staccati quasi 20mila biglietti per un totale, da venerdì 22 aprile, di 55mila. Segue il Museo Egizio che, dopo aver superato quota un milione in circa un anno, ha aggiunto 25mila visitatori ieri. Poco meno (17.500) il Museo del Cinema, 10mila Palazzo Madama, quasi 7mila il trio Gam, Museo d’Arte Orientale e Borgo Medievale, 4mila Palazzina di Caccia di Stupinigi e 8.600 i Musei Reali. Numeri alti, in crescita, che sembrano non volersi arrestare mai.