29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Consumo di sostanze stupefacenti

A 12 anni il primo spinello, spesso a scuola: a Torino chi abusa è sempre più giovane

Tanti i giovani sottoposti a drug test dalla polizia fuori dalle discoteche o durante i controlli stradali e risultati positivi. Di questi il 100% era consumatore di cannabis

TORINO - Sottovalutazione del rischio di assunzione di sostanze stupefacenti e di alcol e inizio precoce, intorno ai 12 anni: questo è quanto è emerso dal convegno «Consumi di sostanze e diagnosi precoce» che si è tenuto al Campus Einaudi e in cui sono stati presentati i risultati del progetto regionale «Ey Dimmi». Dal 2012 al 2015, su una casistica di 216 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 24 anni, è stato riscontrato un forte aumento dei soggetti che utilizzano le droghe in età precoce. E’ diminuito l’uso di anfetamina, eroina e cocaina, ma si è registrato un fortissimo incremento di quello della cannabis.

Dopo i controlli della polizia si parte dall’Asl
Tanti i giovani sottoposti a drug test dalla polizia fuori dalle discoteche o durante i controlli stradali e risultati positivi. Di questi, secondo i risultati del progetto «Ey Dimmi» nato in primis per fornire informazioni e supporto psicologico alle famiglie in relazione al possibile uso di sostanze da parte dei propri figli, il 100% era consumatore di cannabis, il 90% di tabacco, il 60,5% di alcol, mentre percentuali tra l’1% e il 3% di anfetamine, ecstasi, eroina, cocaina e ketanina. I ragazzi positivi al drug test (di questi l’82,5% è di sesso maschile) si sono dovuti rivolgere nei centri delle dipendenze da sostanze stupefacenti delle Asl di Torino e provinciali.

«Forte incremento di sostanze in età precoce»
Il dato che più preoccupa i medici dell’Asl è quello relativo alla «prima volta». Se prima il sabato sera era quello in cui provare sostanze proibite, adesso sembra che la scuola sia diventata sempre più spesso il luogo in cui iniziare. «Rispetto a 6-7 anni fa abbiamo registrato un forte incremento dei soggetti che fanno uso di sostanze in età precoce», spiega la direttrice del dipartimento delle dipendenze patologiche dell’Asl, Nadia Ferrero, «Si tratta perlopiù di soggetti a volte consumatori problematici di cannabis e alcol, raramente poliassuntori: in passato erano casi sporadici, ora il numero è notevolmente cresciuto».