27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Salone del Libro 2016

Samantha Cristoforetti al Salone: «Bambini, non smettete mai di meravigliarvi»

«Spero che questo sia un libro che suscita interesse per lo spazio, per il senso della creatività, della scoperta, della ricerca. I bambini sono molto bombardati dalle tecnologie, tanto da aver perso il gusto di meravigliarsi davanti alle domande dell'intelletto»

TORINO - Probabilmente ci fosse stato il doppio della capienza si sarebbero riempiti ugualmente tutti i posti disponibili. Per Samantha Cristoforetti l’Arena Bookstock è stata presa d’assalto da bambini e adulti, vogliosi di ascoltare le parole dell’ingegnera e pilota dell’aeronautica militare diventata una star dopo la missione che nel 2014 per 199 giorni l’ha portata nello spazio. Quando è salita sul palco indossava la sua ormai celebre tuta da astronauta e tutti sono rimasti incantati: «Quando sono stata nello spazio voi avete visto me, ma siamo in tanti ad aver collaborato per quel risultato. Quello che mi distingue è proprio questa tuta, ma non dimenticate che con me hanno lavorato anche tanti scienziati». Parlando di spazio è stato mostrato anche un filmato che ha mostrato la Cristoforetti intenta a prepararsi da mangiare in assenza di gravità e tutti sono rimasti a bocca aperta a vedere quelle immagini: «Non bisogna perdere la capacità di meravigliarsi», ha ribadito più volte.

Al Salone con il libro «Nello spazio con Cristoforetti»
Tanti bambini in mano ce lo avevano già per farselo autografare. Samantha Cristoforetti al Salone ha presentato il suo libro «Nello spazio con Cristoforetti», in cui racconta racconta in prima persona, e in modo semplice e comprensibile, la sua straordinaria esperienza nella Stazione Spaziale e su come si è prepara per una missione così importante. «E’ sempre importante chiedersi come funzionano le cose», ha detto guardando i bambini, «più cose si imparano e più domande ci si fanno, non dimenticatelo». In conclusione, parlando ancora del meravigliarsi delle cose che ci circondano, ha detto: «Spero che questo sia un libro che suscita interesse per lo spazio, per il senso della creatività, della scoperta, della ricerca. I bambini sono molto bombardati dalle tecnologie, tanto da aver perso il gusto di meravigliarsi davanti alle domande dell'intelletto».