25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Ospedale Regina Margherita

Nuovo reparto al Regina Margherita, l'Isola per bambini affetti da patologie rare e incurabili

Nuovo obiettivo raggiunto da Adisco – Sezione Piemonte, che ha portato a termine la realizzazione dell’Isola di Margherita, il secondo reparto che l’associazione dona all’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino in tre anni

TORINO - Continuano le inaugurazione all’interno degli ospedali della Città della Salute. L’ultimo battesimo in ordine di tempo è per l’Isola di Margherita, il secondo reparto che l’associazione Adisco dona alla struttura sanitaria infantile Regina Margherita in tre anni, pensato per bambini e ragazzi affetti da patologie rare e incurabili e realizzato grazie alla raccolta fondi e al contributo della Compagnia di San Paolo. Un investimento di oltre un milione e cinquecentomila euro complessivi per questo importante progetto: un reparto all’avanguardia unico in Piemonte, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli, Direttore Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche.

«Da quasi vent’anni presiedo sul territorio piemontese l’associazione che, grazie alla ricerca sulle cellule staminali, ha aperto nuovi orizzonti per la cura delle malattie immunologiche e degenerative» sostiene Maria Teresa Lavazza, Presidente di Adisco-Sezione Piemonte, «sono orgogliosa di dichiarare che fin dal 1997 siamo riusciti a raccogliere oltre dieci milioni di euro, che sono stati utilizzati sia per borse di studio a favore di medici, biologi ed ostetriche, che per l’acquisto di grandi strumentazioni ed allestimenti di camere sterili, ma soprattutto per la realizzazione di due reparti, il 23 maggio 2013 abbiamo donato all’ospedale il Day Hospital, ed oggi a distanza di tre anni, l’Isola di Margherita, entrambi sinergici alle attività di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita».

«I bambini e ragazzi che soffrono di una malattia inguaribile sperimentano tutte le problematiche cliniche, psicologiche e sociali che una malattia terminale comporta, e hanno perciò bisogno, in aggiunta alla terapia medica, di un concreto sostegno a tutto campo», dice la dottoressa Fagioli, «un reparto come l’Isola di Margherita permette la migliore qualità di vita possibile per questi pazienti e le loro famiglie. Oggi, grazie ai progressi in campo medico e tecnologico, la possibilità di guarigione di pazienti portatori di malattie rare, tumorali e non, è aumentata sensibilmente, nonostante questo, per alcuni pazienti è ancora impossibile guarire. Questo reparto è in grado di seguire questi bambini e ragazzi, che hanno bisogni complessi e che richiedono tipologie assistenziali e risposte integrate».