25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Elezioni comunali a Torino

Morano appoggia la politica di Fassino sull'integrazione, la «sua» Lega prende le distanze

Il candidato sindaco di Lega Nord e Fratelli d'Italia ha detto che Fassino ha «lavorato molto bene sull'integrazione». Parole che non sono sfuggite al leader Matteo Salvini

TORINO - Mercoledì pomeriggio della prossima settimana il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, sarà a Torino per chiudere la campagna elettorale di Alberto Morano, il notaio scelto insieme a Fratelli d’Italia per provare a insidiarsi tra Piero Fassino e Chiara Appendino. Quello di mercoledì potrebbe essere anche il giorno in cui fare chiarezza su alcuni punti, soprattutto dopo le ultime uscite dal notaio candidato sindaco. Nell’incontro tra aspiranti primi cittadini tenutosi al «Comitato collaborazione medica», Morano ha infatti dato il suo appoggio al lavoro fatto sino a oggi da Fassino sui temi di immigrazione. «Do atto a Fassino di aver lavorato molto bene sull’integrazione», ha detto Morano, «continuiamo su questa strada».

Morano esprime le sue idee, la Lega chiarifica
Le parole del notaio non sono passate inosservate e hanno subito smosso sia Salvini sia il segretario nazionale della Lega Nord, partito sempre molto sensibile a questi temi: «Torino ha già dato fin troppo agli immigrati, ora è giunto il momento di occuparsi degli italiani», ha detto in una nota ufficiale il leader nazionale, seguito da Riccardo Molinari che prende le distanze dalla politica attuata da Fassino e dal Pd al riguardo: «In una città che vanta un triste primato di disoccupazione e in cui un giovane su due è senza lavoro, è impossibile che ci siano le condizioni per una vera integrazione. La colpa è delle politiche folli del Partito Democratico, tanto a livello nazionale quanto nelle realtà locali».

Forza Italia commenta: «Le politiche di Fassino un fallimento»
Anche Forza Italia ha preso la palla al balzo per commentare quanto detto da Morano a proposito delle politiche di integrazione del sindaco Piero Fassino. «Capisco che in campagna elettorale qualcuno arrivi a negare anche l'evidenza ma affermare che le politiche per l'integrazione della Giunta Fassino siano state un successo sono favole che solo lo stesso Fassino può raccontare oppure ci troviamo di fronte a persone che evidentemente non conoscono i problemi reali di questa città», dice il segretario regionale, Gilberto Pichetto. «A Torino», aggiunge Roberto Rosso, coordinatore cittadino del partito, «sono centinaia le famiglie che avrebbero diritto di avere una casa popolare o di accedere alle graduatorie per mandare i propri figli negli asili pubblici, invece, grazie a regole assurde, si vedono scavalcare regolarmente da extracomunitari, per nulla integrati nella nostra città, che dichiarano di non lavorare ed acquisiscono di conseguenza punteggi superiori rispetto agli altri».