20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Equivoci giudiziari

Ruba lattine di Red Bull al Pam dell’8 Gallery, i giudici lo processano due volte

Singolare episodio con protagonista un 21enne marocchino, condannato prima a un anno e otto mesi e successivamente a due mesi

TORINO - Si può essere giudicati due volte per la medesima azione? Ovviamente no, eppure è quanto accaduto a un 21enne marocchino che, al termine di un reato compiuto in un supermercato, è stato processato e condannato in due diverse occasioni da due magistrati diversi che, tanto per non farsi mancare nulla, lo hanno anche giudicato in maniera differente.

Il reato del 2013
Il reato in questione risale al giugno 2013. Quel giorno il malvivente, introdottosi nel Pam dell’8 Gallery, aveva rubato diversi oggetti - tra cui anche alcune lattine di Red Bull - per poi darsi alla fuga non prima però di aver preso a spintoni gli addetti del market. Arrestato alcuni giorni più tardi, lo straniero era stato condotto davanti al giudice per essere processato. 

Stessa azione, due condanne 
Ed è proprio in tribunale che si è generato l’equivoco. La Procura infatti, ha avviato per errore due distinti procedimenti sul medesimo fatto, condannando il 21enne prima a un anno e otto mesi per rapina e, successivamente, a due mesi e dieci giorni per tentata rapina. Passata in giudicato l’ultima condanna, l’avvocato del giovane - appellandosi al principio del ne bis in idem, in base al quale non si può essere giudicati due volte per la stessa azione - ha quindi chiesto che venisse pronunciata una sentenza di non luogo a procedere per il reato di rapina, sostenendo l’ormai intervenuto passaggio in giudicato della sentenza più favorevole. Richiesta accolta e fine dell’equivoco.