La curiosità sul patrono di Torino, San Giovanni: a lui si devono le note musicali
Oggi le conosciamo come «DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI», ma ci siamo mai chiesti il perché. Sembra incredibile, ma il tutto si deve al Santo Patrono della nostra città. Ecco spiegato il perché
TORINO - Il 24 giugno di ogni anno la città di Torino si ferma per il suo Santo Patrono, San Giovanni. Tutti lo associano alla giornata di festa in città, ai fuochi d’artificio sul Po e alle funzioni religiose, ma in pochi sanno però la sua storia e chi fosse, così come una curiosità legata proprio al Santo che oggi ci porta a chiamare le note musicali DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI.
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Non si confonda il Santo, il patrono è «Battista»
Innanzitutto non bisogna sbagliarsi. Sono tanti i Santi che si chiamano Giovanni. Solo per citarne uno: San Giovanni Bosco, sacerdote ed educatore in vita nato nell’astigiano e morto a Torino nel 1888. Il patrono della città di Torino non è lui, ma è San Giovanni Battista. Nato alla fine del primo secolo a.C., Giovanni Battista fu un asceta proveniente da una famiglia molto povera sacerdotale. La sua figura è una delle più importanti dei Vangeli perché, secondo il Cristianesimo, la sua vita e la sua predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di Gesù Cristo. Insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista è presente anche nel Corano col nome di «Yaḥyā» come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto.
San Giovanni Battista e le note musicali
Il culto di San Giovanni Battista si diffuse molto presto in tutta la Cristianità. Non mancarono città che presero il suo nome e chiese a lui dedicate, come qui a Torino è stato dedicato al Santo il Duomo. In suo onore, il monaco e poeta Paolo Diacono, fece un inno, «Ut queant laxis», da cui successivamente Guido d’Arezzo prese spunto per i nomi delle note musicali, utilizzando la prima strofa che recita così: «Ut queant laxis / Resonare fibris / Mira gestorum / Famuli tuorum / Solve polluti / Labii reatum / Sancte Johannes». Solo in un secondo momento la sillaba «UT» fu sostituita con il «DO».
Perché si festeggia il 24 giugno?
Ovviamente c’è un «perché» a tutto. La festa di San Giovanni Battista ricorre il 24 giugno perché giorno del solstizio di estate nel quale il sole è al culmine nell'apogeo. Complementare a questa consuetudine è quella di Giovanni Evangelista, la cui festa ricorre il giorno del solstizio di inverno, il 27 dicembre.
Patrono di Torino, ma non solo
Torino non ha l’esclusiva del Santo Patrono. Anzi, solo in Piemonte sono 31 i comuni ad avere il Santo «in comune». Oltre che nel capoluogo, San Giovanni si festeggia ad Alagna Valsesia, Avigliana, Barbaresco, Barge, Bistagno, Bolzano Novarese, Borgo San Dalmazzo (san Giovanni Decollato), Bosconero, Bossolasco, Briga Novarese, Cantarana, Casalgrasso, Castagnito, Cerrione, Cerro Tanaro, Cesana Torinese, Comignago, Crissolo, Fontanile, Govone (san Giovanni Decollato), Mongiardino Ligure, Morano sul Po, Moretta, Orbassano, Ovada, Piana di Rossa, Racconigi, Rivara, Sauze d'Oulx, Valli di Lanzo. Tra le città più grandi fuori dal Piemonte, il 24 giugno è festa anche a Genova e Firenze.
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