29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Il circuito di Viverone

Sulla scia dei campioni sulla pista di Torino

Forse è più noto come impianto di kart, dal quale sono passati anche alcuni dei protagonisti della Formula Uno di oggi, ma sul circuito di Viverone, nelle vicinanze di Torino, è possibile girare anche in auto. E non parliamo di vetture qualsiasi…

VIVERONE - Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Sebastian Vettel, Jenson Button: questo non è un semplice elenco di grandi piloti della Formula Uno del recente passato e del presente, ma una lista di giovani karter alle prime esperienze, che si sfidavano (in tempi differenti) sulle piste europee e, in particolare, su quelle italiane.

Uno dei punti di riferimento del settore è da sempre, infatti, il circuito piemontese de "Le Sirene", che per la precisione sorge in provincia di Biella, ma che è facilmente raggiungibile dal capoluogo regionale, al punto di essere spesso definito semplicemente come impianto di Torino.

Buon sangue non mente. Di recente, l’ex ferrarista Jean Alesi ha seguito da vicino i miglioramenti in pista del figlio Giuliano, classe 1999, che sta muovendo i primi passi nel circus all’interno del programma «Ferrari Driver Academy» (da cui è stato lanciato, per ultimo, il messicano Sergio Perez, sul podio nell’ultimo GP di Montecarlo con la Force India) e per la precisione nella classe GP3 Series. Ebbene, secondo l’esperto papà il giovane rampollo ha dimostrato progressi soprattutto grazie all’esperienza nelle corse per kart, visto che «a Torino sono dei leader mondiali» nella specialità. Altro figlio d’arte, con un cognome pesantissimo, è Mick Schumacher, che ad appena diciassette anni vanta già un secondo posto assoluto nel mondiale di Kart ed è stato messo sotto contratto per gare nella Formula 4.

Campioni a prescindere dal mezzo. E sul kart hanno iniziato, come detto, anche piloti del calibro di Vettel, Hamilton e Button, che negli anni successivi hanno conquistato (almeno un) mondiale a testa in Formula 1, così come pure Nico Rosberg, che invece rincorre il titolo in questa edizione del mondiale. E proprio sul figlio di Keke si racconta un aneddoto che testimonia il peso dell’eredità paterna: l’ex pilota finlandese, infatti, aveva comprato un tir della McLaren per il proprio pargolo, impegnato nelle corse sulle piccole vetture, che però risultava inadeguato per le dimensioni degli impianti, tanto che proprio a Viverone si bloccarono tutte le operazioni, perché il tir risultava più grande del paddock e incuteva timore e imbarazzo negli altri ragazzi.

Il disegno del tracciato. In realtà, l’impianto piemontese è tutt’altro che piccolo (e questo fa riflettere sulle dimensioni del tir comprato da papà Rosberg): caratterizzato da una conformazione irregolare, la pista infatti si sviluppa su una lunghezza di circa 1200 metri, snodandosi attraverso 20 curve, una chicane e ben 4 rettilinei, e ospita le gare di kart sin dal 1963, mentre venti anni dopo sono terminati i lavori di ampliamento per altre tipologie di corse. Grazie alla sua struttura e al suo disegno, il circuito si rivela particolarmente divertente per chi è impegnato alla guida, mentre la sua posizione geografica lo rende una scelta interessante per chi abita nelle regioni Nord – Occidentali d’Italia.

Opportunità da cogliere. Perché queste ultime due aggiunte? La novità è che, grazie al servizio messo a disposizione da Rse Italia, è possibile diventare protagonisti in prima persona di un giro in pista, sulla scia dei piloti che abbiamo menzionato prima; e non parliamo semplicemente di una corsa in kart, ma della possibilità di approfittare del noleggio Ferrari a Torino, per guidare una vera supercar da sogno sulla pista di Viverone. Nel parco auto a disposizione della società, che si dimostra una delle più affidabili e serie del settore, ci sono veri e propri gioielli come la Ferrari 488 GTB, ultima nata a Maranello, ma anche la Ferrari F430 o, per chi al Cavallino Rampante preferisce il Toro grintoso, le Lamborghini Huracan e Gallardo, fino alla Porsche 911 GT3 e alla Maserati Granturismo S