18 maggio 2024
Aggiornato 10:30
Dichiarazione redditi

Redditi anomali, l'Agenzia delle Entrate fa tremare 7.691 torinesi

Le anomalie sono state riscontrate nelle dichiarazioni presentate nel 2013 e riferite quindi al 2012. Il Fisco permetterà ai cittadini di correggerle, senza passare come evasori

TORINO - 13.364 cittadini piemontesi potrebbero presto ricevere una busta intestata «Agenzia delle Entrate». Non buone notizie dunque, ma prima di creare allarmismi è bene fare chiarezza: il Fisco ha rilevato diverse migliaia di anomalie da verificare riguardo alla dichiarazione dei redditi presentata nel 2013 e riferita quindi all'anno 2012.

7.691 lettere a Torino e provincia
Una situazione anomala appunto. Sarà dunque l'Agenzia delle Entrate, nei prossimi giorni, a informare i 13.364 cittadini di questo problema. Il Fisco permetterà a coloro che sono incappati in qualche dimenticanza di troppo di correggere gli errori e, solo se non sanati, interverrà sanzionando il cittadino. Delle lettere spedite, ben 7.691 arriveranno a Torino e provincia, mentre le restanti verranno distribuite nelle altre province della regione.

Sei anomalie contestate
Le prime comunicazioni verranno recapitate in questi giorni, sino ad essere spedite gradualmente entro settembre via posta ordinaria o via Pec. I destinatari sono persone fisiche, ma anche titolari di partita iva. Scendendo nel dettaglio, i vizi riscontrati dall'Agenzia delle Entrate sono sei:

  • redditi da lavoro dipendente e assimilati
  • assegni periodici corrisposti dall'ex coniuge indicati nel modello 730
  • redditi di partecipazione in società di persone o srl
  • redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali
  • redditi da lavoro autonomo non derivante da attività professionale
  • redditi da impresa derivanti da plusvalenze.


Come sanare la propria posizione
Chi dovesse ritrovarsi nelle contestazioni presentate dall'Agenzia delle Entrate potrà sanare la propria posizione presentando una dichiarazione integrativa in cui versare le imposte e gli interessi, pagando un sesto della sanzione prevista in questo genere di casi. Chi invece volesse contestare la lettera ricevuta potrà contattare l'agenzia e correggere gli errori presenti nella dichiarazione dei redditi. Questa via, è importante sottolinearlo, consentirà di evitare l'accertamento fiscale vero e proprio: procedura che se attuata "bollerebbe" il cittadino destinatario come evasore. Meglio evitare. I torinesi e piemontesi che vorranno conoscere nel dettaglio le anomalie riscontrate, potranno invece rivolgersi a internet: nella sezione "L'Agenzia scrive" è infatti presente il "Cassetto fiscale" di ciascun contribuente, adibito apposta per poter comunicare tra Fisco e cittadino.