29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Guardia di Finanza

Fatture e società fasulle in tutta Europa: la truffa di due fratelli con base a Torino

Per risalire ai movimenti dei due fratelli, il Nucleo Polizia Tributaria di Torino ha collaborato con i colleghi tedeschi

TORINO - Una truffa transnazionale, organizzata dai fratelli Bongarzone nei minimi dettagli e capace di produrre fatture false per un valore stimato di 14 milioni di euro.

Quarantasei società in tutta Europa
Lo hanno scoperto i militari del Nucleo Polizia Tributaria di Torino, in collaborazione con i colleghi tedeschi del «Department for Tax Fraud». E’ stata la magistratura tedesca a chiedere una rogatoria internazionale sulle attività dei due fratelli, maestri nella truffa del «carosello». Sono quarantasei le società coinvolte sparse in giro per l’Europa: Germania, Cipro, Francia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Regno Unito e, ovviamente, Italia. Tutte legate da un filo conduttore: tutte fasulle. 

Il maxi sequestro
I due fratelli, di 34 e 40 anni, domiciliati a Torino e a Messina, sono indagati per aver utilizzato false fatture. Entrambi sono sospettati di esser componenti importanti di un’organizzazione criminale transnazionale, responsabile di un’imponente frode fiscale «carosello» nel settore della vendita di materiali informatici. In pratica le società simulavano la compravendita dei prodotti che venivano poi fatturati (senza pagare mai l’Iva), anche se mai acquistati. I finanzieri hanno messo le mani su conti correnti, società, un alloggio e 180 mila euro di proprietà dei due fratelli Bongarzone.