26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Fatture false

Il consorzio fa «crac», arrestati imprenditore e tre membri del cda

Altre sette persone denunciate dalla guardia di finanza di Torino. Contestata un’evasione fiscale pari a 12,5 milioni di euro 

TORINO - Avevano svuotato le casse societarie, con parte del denaro che era finito addirittura in Marocco. Quattro persone, un imprenditore e tre membri del consiglio di amministrazione, sono state arrestate dalla guardia di finanza di Torino per aver provocato, attraverso una costante opera di dissipazione e distrazione di fondi, il dissesto economico di un noto consorzio. Per l’imprenditore è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre i tre consiglieri sono stati posti agli arresti domiciliari. 

Evasione fiscale per 12,5 mln
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno altresì permesso di denunciare altre sette persone tra imprenditori, amministratori e sindaci del collegio sindacale. Oltre allo svuotamento delle casse del consorzio, ai soggetti è stata contestata un’imponente evasione fiscale, pari a 12,5 milioni di euro. Non solo. Gli investigatori hanno infatti appurato come anche il patrimonio di una seconda società, dichiarata fallita nel giugno 2015, sia stato travolto dalle attività delittuose del sodalizio. 

Soldi in Marocco
Come detto, parte dei fondi distratti dal consorzio - circa 4 milioni di euro - erano stati trasferiti in Marocco, per poi essere destinati a società di diritto marocchino sempre riconducibili ai soggetti arrestati. Al fine di recuperare tutte le somme illecitamente sottratte, il Tribunale ha disposto, a carico di tutti coloro che sono risultati coinvolti nel dissesto societario, il sequestro dei beni personali per una cifra pari a 14 milioni di euro.