26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Quartiere Aurora

Aurora, l’urlo dei residenti: «Negozi chiusi e spaccio, va riqualificato il quartiere»

Per far sentire al Comune la propria voce, i cittadini hanno avviato una petizione già sottoscritta da 1200 persone che chiedono a gran voce cambiamenti immediati

TORINO - Spaccio, negozi  chiusi e sporcizia. Sembrerebbe un quadro allarmante e forse lo è, ma descrivere in questo modo il quartiere Aurora sarebbe impietoso. Sì, perché nel cuore della circoscrizione 7 vi è spazio anche per la dignità e l’orgoglio dei residenti che, nonostante le difficoltà, amano il proprio quartiere e chiedono a gran voce alle istituzioni di dargli una mano a renderlo il luogo vivibile di qualche anno fa. La missione è possibile, ma serve un vero e proprio piano di riqualificazione. E’ per questo motivo che già 1200 residenti hanno sottoscritto una petizione da presentare a settembre in Comune: un grido d’aiuto, per fermare una volta per tutte il degrado.

Tra i problemi maggiori, come molti sanno, vi è lo spaccio. Le attività di contrasto di polizia e carabinieri sono frequenti, ma il problema sembra sempre più diffuso. Un’altro tema particolarmente a cuore dei residenti è la chiusura di alcuni negozi storici del quartiere: si tratta di perdite importanti, che vanno a intaccare l’identità di una zona vicinissima al centro della città. Trovare le soluzioni, soprattutto in tempi brevi, non sarà semplice. Rolando Trevisan, presidente del comitato di cittadini del quadrilatero Aurora, spiega ai microfoni de La Stampa la propria ricetta per la riqualificazione: «Bisogna ripartire favorendo l’apertura di nuovi negozi di vicinato concedendo sgravi fiscali a chi vuole aprire botteghe artigianali». Una svolta potrebbe arrivare dal fondo di 18 milioni di euro in arrivo a Torino dal Governo centrale. I cittadini di Aurora ci sperano, senza tralasciare le loro «battaglie».