Svolta Molinette, le sale operatorie lavoreranno di più per ridurre le liste d'attesa

TORINO - Orari più lunghi, più operazione e tempi d'attesa ridotti. E' una vera e propria rivoluzione quella che nelle prossime settimane toccherà l'ospedale Molinette. Un cambiamento imposto dall'alto, dalla legge di stabilità, ma necessario per ridurre un deficit economico ingente accumulato dalla Città della Salute, stimato in circa 170 milioni di euro. Il piano presentato verrà valutato dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta e, in caso di approvazione, verrà poi spedito al ministero.

Cosa cambia dal punto di vista organizzativo
Come detto, lo scopo della rivoluzione è quello di incrementare la produzione dell'ospedale. In questo modo l'azienda ospedaliera torinese dovrebbe riuscire ad abbassare il deficit tra costi e ricavi: oggi questo valore si attesta intorno al 18%, contro una soglia di sbarramento fissata al 10%. In pratica le Molinette devono fare più "cassa", aumentando i ricavi. Un ragionamento che a molti sfuggirrà, ma l'equilibrio economico di un ospedale è fondamentale per garantire un elevato livello di prestazione sanitaria. Il piano proposto a Saitta prevede inoltre il taglio di 40 primariati e una riduzione della spesa farmaceutica, per cui ogni anno la Città della Salute spende circa 120 milioni di euro.

Tempi d'attesa ridotti
Se è vero dunque che i cambiamenti sono imposti da una legge "economica", è altrettanto vero che i benefici dovrebbero riversarsi anche sulla sanità. Il nesso è presto spiegato: eseguire più interventi porterà inevitabilmente a una riduzione dei tempi d'attesa, oggi parecchio lunghi se si pensa che in alcuni reparti come otorinolaringoiatria bisogna aspettare circa 2 anni prima di essere operati. Da un punto di vista professionale, l'ospedale delle Molinette rappresenta una vera e propria eccellenza non solo torinese, ma italiana. La vera sfida sarà ora mantenere lo stesso altissimo livello, riducendo le spese e aumentando i ricavi.