20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Fiume Po

«Caro Governo qui abbiamo un’emergenza», da Torino la richiesta d’aiuto per il millefoglio

L’amministrazione comunale non può risolvere il problema della vegetazione troppo cresciuta nel fiume Po da sola. Così il Comune di Torino, la Regione Piemonte, l’Arpa e l’Ipla si sono rivolte a Roma

TORINO - Questa può definirsi l’estate del «millefoglio» a Torino. Un problema che in realtà si presenta tutti gli anni, ma negli ultimi mesi si è palesato in maniera più evidente sulle acque del Po anche per il continuo proliferare di quello che a prima vista sembrava essere semplice alga. E invece no. Il «Miriophyllum» è una pianta tropicale, certamente non pericolosa, ma brutta da vedere e soprattutto un ostacolo per le imbarcazioni che ogni giorno vivono il fiume. E così l’amministrazione comunale ha deciso di affrontare il problema di petto: prima sradicando il millefoglio con reti e mani, cosa che ha funzionato per le piante più corpose, poi, visto che non si è ancora arrivati a una soluzione definitiva, ci sarà una richiesta al Governo di Roma.

«Caro Governo qui abbiamo un’emergenza»
Risolvere una volta per tutte il problema del millefoglio. E’ questo l’obiettivo in comune che hanno la Città di Torino, la Regione Piemonte, l’Arpa e l’Ipla che nei prossimi giorni si incontreranno allo stesso tavolo per preparare una lista di richieste da presentare al Governo di Roma. Quella del fiume Po è vista come una vera e propria emergenza su cui bisogna intervenire per poterlo riportare in salute. Come? Non si sa ancora, probabilmente la richiesta sarà economica con una cifra non inferiore ai 50mila euro, necessari per poter pagare una ditta specializzata affinché venga pulito completamente il fondale. La speranza dunque è che a Roma si interessino del problema del fiume Po in modo tale da risolverlo una volta per tutte.