19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Dal Comune di Torino

La Città è al fianco dei mercatali, chiesta l’esclusione dalla direttiva Bolkestein

Dalla primavera del 2017 anche gli operatori dei mercati della città dovrebbero partecipare a bandi di gara. La liberalizzazione consentirebbe anche alle società di capitali di entrare in competizione e questo potrebbe generare la perdita di migliaia di posti di lavoro.

TORINO - La sindaca Chiara Appendino si schiera a fianco degli operatori ambulanti dei mercati rionali della città. Lo fa apertamente, dicendo che la Città di Torino chiederà al Governo di escludere questi dall’applicazione della direttiva «Bolkestein», così come aveva più volte affermato in campagna elettorale e inserito nelle linee di mandato approvate dal Consiglio Comunale il 28 luglio scorso. «I mercati rappresentano una ricchezza per la Città e noi pensiamo che debbano essere tutelati in ogni modo», le parole di Appendino al riguardo, «l’applicazione della direttiva Bolkestein per questa categoria potrebbe causare gravi problemi alle piccole imprese locali, consegnandole all’incertezza e alla precarietà». La direttiva, emanata dall’Unione Europea e recepita nel 2010 dal Governo italiano, con l’articolo 12 inserisce gli ambulanti tra le categorie coinvolte nella liberalizzazione dei mercati. Così facendo, tutti gli anni a partire dalla primavera del 2017, gli operatori mercatali dovranno partecipare ai bandi per il rinnovo delle licenze con la concorrenza fortissima delle società di capitali, le quali possono prendere parte alla gara.

Escludere gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein
L’obiettivo della Città di Torino è uno: quello di escludere la categoria dalla direttiva dell’Unione Europea. Il rischio è che gli ambulanti, soprattutto i tanti che operano nel piccolo, siano schiacciati nella competizione con società molto più forti economicamente, perdendo così migliaia di posti di lavoro. Nella richiesta al Governo c’è però un’alternativa all’esclusione dalla Bolkestein ed è rappresentata da una proroga almeno fino al 2020 nell’applicazione della normativa. «Ci siamo sempre battuti accanto agli operatori e continueremo a farlo anche in sede politica nazionale», ha dichiarato Andrea Russi, il presidente della Commissione Commercio del Comune di Torino, «il Movimento 5 Stelle, con primo firmatario Ivan Della Valle, ha depositato una proposta di legge e ci auguriamo che questa maggioranza la voti. Il 28 settembre sarò a Roma accanto agli operatori mercatali a manifestare e mi auguro che i bandi per le concessioni secondo la Bolkestein non si debbano tenere perché saranno superati dalle modifiche legislative che richiediamo».

Per chi non lo fosse, intanto è meglio regolarizzarsi
In questo momento il Comune di Torino da solo non può fare molto perché la materia resta di competenza nazionale. In qualità di amministratori responsabili, la Città ha ritenuto necessario avvisare gli operatori che avessero debiti nei confronti dell’amministrazione di avviare le pratiche per regolarizzare la propria posizione. Nel caso in cui il Governo fosse infatti sordo alle istanze che Torino porterà anche in sede romana, partecipando alla manifestazione prevista per il 28 settembre, il Comune ha ritenuto necessario tutelare in ogni modo gli operatori, garantendo loro un tempo adeguato per poter avviare eventuali piani di rientro affinché possano partecipare ai bandi. Negli ultimi giorni alcuni ambulanti hanno ricevuto una lettera finalizzata ad avviare un percorso che li porti a possedere tutti i requisiti per partecipare ad un eventuale bando che dovrebbe tenersi nei primi mesi del 2017.