19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
La polemica

Il PD Bianco contro Gigi D’Alessio: «Coinvolto in vicende poco chiare. Non venga a Torino»

La richiesta del vicepresidente dei democratici: «Il partito gli revochi l'invito alla Festa dell'Unità». Per il cantante si parla di 25 milioni di euro di debiti

TORINO - «Gigi D’Alessio non lo vogliamo. E’ pieno di debiti ed è coinvolto in vicende poco chiare. Grazie ma non venga a Torino». A pronunciare queste parole è il vicepresidente del PD torinese Raffaele Bianco, che ai vertici del proprio partito ha chiesto di non invitare il cantante napoletano alla festa dell’Unità in programma il prossimo 3 settembre.

Debiti per 25 milioni di euro
D’Alessio aveva ricevuto l’invito dal PD per presenziare sul palco di piazza d’Armi insieme alla deputata Francesca Bonomo, al cantautore Zibba, al direttore della sezione musica della Siae Matteo Fedeli e all’ad di Soundreef Davide D’Atri. Argomento della serata, i diritti d’autore. Ma a far storcere il naso a Bianco sono state le ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il cantante, le cui società sarebbero sul lastrico a causa di una lunga serie di affari sbagliati. Addirittura si parla di ben 25 milioni di euro di debiti, fatto che ha spinto lo stesso D’Alessio a dichiarare: «Per i prossimi 15 anni canterò e farò concerti per pagarli».

Le «simpatie» di destra
«Alla luce di questa situazione poco trasparente - aggiunge Bianco - il Partito Democratico non può non indignarsi o far finta di niente, ma ha l’obbligo di revocare l’invito». Parole dure e inequivocabili, nonostante Bianco sia stato uno dei primi a volere la presenza di D’Alessio alla festa. D’Alessio che, lo ricordiamo, è sempre stato visto da molti democratici come un simpatizzante del centrodestra tanto che nel 2011 - alla chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco di Napoli Gianni Lettieri - aveva anche duettato con Silvio Berlusconi sulle note di «O Surdato 'Nnammurato»

Un problema etico
Ma ora la questione si è fatta spinosa e riguarda l’etica stessa del partito, come ricorda Bianco, il quale augura comunque a D’Alessio di poter chiarire nelle sedi opportune le vicende che lo vedono coinvolto «Auspicando che possa rientrare rapidamente dei debiti accumulati nel tempo».