23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Truffa "buoni Ikea"

Buono spesa da Ikea, la bufala e la «truffa» colpiscono via mail e Whatsapp

La truffa attiva un servizio a pagamento settimanale. La bufala, secondo la polizia postale, è diventata sempre più virale: ecco come riconoscerla ed evitarla

TORINO - Vi è per caso arrivato uno «strano» messaggio che promette un ipotetico buono spesa Ikea dal valore compreso tra 150 e 900 euro? Si tratta di una bufala, di una truffa scoperta da qualche giorno dalla polizia postale e che sta diventando ogni giorno più virale. Tante persone sono già cadute nella trappola, visto che i messaggi sono arrivati via WhatsApp, sul cellulare e via mail. Una diffusione molto ampia, ma è importante specificare come la celebre catena scandinava non abbia nulla a che fare con questo tipo di falsa offerta. Riconoscere la truffa è fondamentale, ve la raccontiamo in modo tale che meno persone possibili possano cascarci.

Bufala "buoni Ikea": come riconoscere la truffa
Se venite contattati tramite messaggio da un numero sconosciuto che promette buoni acquisto nelle sedi più vicine a casa vostra della multinazionale svedese, cancellate il messaggio immediatamente. La modalità di truffa più frequente in questi giorni è quella via mail. Apparentemente il mittente sembra essere Ikea, ma in realtà si tratta di un alias di un tipico indirizzo spam. Nel contenuto della mail troverete un invito a partecipare a un sondaggio sulla qualità dei prodotti e degli allestimenti. Una volta terminato il sondaggio, i truffatori vi chiederanno di inserire alcuni dati tra cui indirizzo e numero di telefono cellulare, poi sarà la volta dell’accettazione ai dati sulla privacy. «In caso di vittoria, verrete contattati via mail» è l’invito dei truffatori. Ma c’è di più: si può vincere anche altri buoni spesa inviando un codice sul vostro cellulare. NON CLICCATE quel codice. Cliccandolo infatti attiverete un servizio telefonico a pagamento, dal costo di 5,08 a settimana.

La reazione di Ikea e della polizia postale
Vista la vitalità della truffa, la polizia postale ha invitato i cittadini a seguire alcune semplici regole per evitare di cascare nella trappola di chi ha organizzato la bufala: non fornite alcun dato personale, non seguite assolutamente le istruzioni indicate via mail, via cellulare o via WhatsApp e cestinate immediatamente il messaggio o la mail. I legali di Ikea, che ribadiamo è totalmente estranea ai fatti e parte lesa, ha fatto sapere: «Vogliamo intraprendere tutte le azioni necessarie tese a far luce sull’accaduto al fine di tutelare i nostri clienti».