29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Millefoglio

Fiume Po, secondo intervento di pulizia: tecnici al lavoro per rimuovere il millefoglio

Si tratta di un intervento non risolutivo, ma preparatorio a quelli che verranno eseguiti nelle prossime settimane quando si utilizzerà anche la diga per abbassare il livello dell'acqua per rimuovere le piante tropicali in profondità

TORINO - A quasi due mesi di distanza dal primo intervento dello scorso 11 agosto, è partita la seconda operazione di pulizia del fiume Po. Polizia municipale, protezione civile, Amiat, Gtt, Arpa, Regione Piemonte, Enea, Università di Torino: una vera e propria squadra di tecnici è scesa ai Murazzi alle 8 del mattino. L’obiettivo? Eliminare il più possibile il millefoglio, la pianta tropicale che da mesi ha infestato le acque del fiume. Non un intervento risolutivo dunque, ma preparatorio per quelli che verranno eseguiti nelle prossime settimane.

Difficile riconoscere il millefoglio
La parte più complessa dell’operazione è stata riconoscere il millefoglio tra le tante alghe e piante autoctone presenti sul fiume. Dopo l’intervento di agosto infatti la situazione è migliorata e la pianta tropicale è presente soprattutto sott’acqua, non in superficie. Il «manto verde» che ha coperto il Po nel tratto tra piazza Vittorio e corso Vittorio è composto più che altro da piante e alghe non nocive che, a causa di una corrente praticamente assente e delle temperature elevate, stazionano in superficie.

L'assessore Lapietra: "Oggi i cespugli, poi lo sfalcio meccanico"
In barca, a dare una mano ai tecnici, è salita anche l’assessore Maria Lapietra che sin dalle prime settimane di amministrazione «convive» con il problema del millefoglio. «Oggi toglieremo i cespugli che sono rispuntati, poi procederemo con uno sfalcio meccanico. Un intervento più profondo verrà eseguito nelle prossime settimane: usando la diga abbasseremo il livello dell’acqua per poter eradicare le piante che ora non si vedono» ha spiegato ai nostri microfoni. L’intervento di oggi è da considerarsi dunque urgente, visto che le piogge autunnali potrebbero trasportare il millefoglio verso valle. Salvare l’ecosistema fluviale è diventata una priorità: in questo momento è indispensabile evitare errori e agire minuziosamente.