25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Smat

«No» agli utili di Smat per il bilancio di Torino, i comuni bocciano la proposta di Appendino

La sindaca di Torino aveva chiesto gli utili dell'azienda che gestisce la rete idrica e fognaria per colmare il buco ereditato dall'amministrazione Fassino. I soci non sembrano convinti

TORINO - Chiudere il bilancio del Comune con gli utili della Smat? Assolutamente no. E' questa la posizione tenuta dai soci dell'azienda circa la richiesta della sindaca Chiara Appendino. Uno stop che stupisce fino a un certo punto. La prima cittadina aveva individuato nelle riserve dell'azienda idrica la soluzione per far fronte al buco di bilancio ereditato dall'amminsitrazione di Fassino. Probabile che ora si debba pensare a un "Piano B", in quanto i 296 soci (di cui ben 293 comuni) a meno di ribaltamenti dell'ultim'ora non sembrano intenzionati a venire incontro alla sindaca di Torino.

La rivolta dei "piccoli" comuni
La situazione è più o meno questa: tanti Davide (i comuni più piccoli) contro Golia (la città di Torino). Il tesoretto di Smat è stimato in 15 milioni di euro circa, di cui 10 "prelevabili». A Torino, socio di maggioranza, con il suo 64%, ne spetterebbero circa 4. Peccato che nel bilancio ereditato da Chiara Appendino ne risultino 6, esattamente due milioni di euro in più. Ecco perché la sindaca, a malincuore, ha richiesto alla Smat il 100% degli utili della società idrica. I comuni di provincia, ovviamente, sono insorti perché con quest'operazione vedrebbero venir meno la loro (pur piccola ma consistente) "fetta della torta». Va spiegato come già l'amministrazione Fassino avesse chiesto l'80% delle riserve Smat creando più di un malumore. Figurarsi il 100%.

Pd e centro-destra uniti
Se dalla Giunta Appendino bollano l'operazione come "straordinaria" e promettono di fare in modo che in futuro non accada più nulla di simile, i piccoli comuni, per paura di essere "oppressi" dalla grande Torino fanno squadra. Anzi, ora che il capoluogo piemontese non è più amministrato dal Partito Democratico, i tanti comuni di centro-sinistra sono pronti a insorgere, liberati da qualsiasi tipo di vincolo e freno. Anche dal centro-destra però è arrivato un "no" secco all'operazione proposta dal Movimento 5 Stelle. Chi potrebbe tendere una mano ad Appendino sono i comuni amministrati dai Cinquestelle: Venaria, Pinerolo e San Mauro. Una bella gatta da pelare, insomma: i fondi "liquidi" della società "idrica" per colmare le "falle" di un bilancio che fa "acqua" da tutte le parti. Sembra una barzelletta, ma non lo è affatto.