19 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Panoxyvir

Il progetto della start-up torinese: «Addio raffreddore grazie a uno spray nasale»

Il progetto sperimentale è risultato essere la migliore idea di business alla Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2016. L’obiettivo? Non mitigare i sintomi, ma prevenirli e curarli come nessuno ha fatto mai

TORINO - Quale sarebbe il vostro primo pensiero se vi dicessimo che un domani potreste smettere di starnutire in continuazione e ammalarvi a causa del raffreddore? Siamo sicuri che l’idea verrebbe accolta con favore da ognuno di voi. Questa prospettiva, apparentemente così lontana, è in realtà più vicina di quanto possa sembrare grazie a un gruppo di ricerca torinese, Panoxyvir. Proprio ieri la start-up si è aggiudicata il primo posto alla Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2016, una competizione che premia le migliori idee di business. Il progetto dei ragazzi torinesi, ai quali è stato girato un assegno di 10.000 euro, è ambizioso e preciso: eliminare il raffreddore tramite uno spray nasale antivirale.

Panoxyvir: ecco come combattere il raffreddore con uno spray
Non parliamo di mitigare e tenere sotto controllo i sintomi dell’infezione più diffusa al mondo, questo avviene tutt’ora da diversi anni. Panoxyvir vuole diventare il primo farmaco a curare e soprattutto prevenire i sintomi del raffreddore. Lo spray è già stato inventato all’ospedale San Luigi di Orbassano ed è stato ideato da David Lembo  e Giuseppe Poli, rispettivamente professori di virologia molecolare e patologia generale, oltre che da Valeria Cagno e Andrea Civra, due ricercatori. Il concetto su cui si basa l’idea dello spray anti-raffreddore è piuttosto semplice: offrire al virus una sorta di antidoto su base naturale. E’ l’organismo umano infatti a produrre gli ossisteroli durante il processo di ossidazione del colesterolo e quest’ultimi curano e prevengono la nascita dei ceppi del virus.

Il ruolo della Regione e dell'Università nella ricerca
La ricerca dunque continua a fare passi avanti, anche e soprattutto grazie al ruolo e al contributo degli incubatoi universitari. Da aprile sono 33 i business plan approvati, con i proponenti che possono accedere alle misure di sostegno finanziario per le startup innovative. Solo la Regione Piemonte ad esempio finanzia l’intera filiera che dalla ricerca porta alla nascita di nuove imprese con uno stanziamento di 8,5 milioni di euro da qui al 2020.