19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il dato

In Piemonte ci sono 13mila migranti, ma il 90% è senza assistenza

I dati del Dossier Statistico Immigrazione 2016. L’assessore Cerutti: «Le politiche d’inclusione devono mettere al centro la persona»

TORINO - Le crisi politiche e le guerre in giro per il mondo contribuiscono sempre di più all’aumento delle migrazioni e il Piemonte, come tante altre regioni italiane, non fa eccezione. Sono infatti 13mila i migranti presenti attualmente sul nostro territorio, la maggior parte dei quali vi giunge dai paesi africani attraverso il Mediterraneo. Tuttavia - ed è questo il dato più allarmante - solo 1200 di essi, quindi appena il 10%, è inserito nei progetti di protezione per rifugiati e richiedenti asilo gestiti direttamente dai comuni.

Numeri preoccupanti
Sono i dati che emergono dal Dossier Statistico Immigrazione 2016, elaborato dal Centro Studi e Ricerche IDOS. Numeri che fotografano la drammaticità di un fenomeno, quello dei migranti, per nulla facile da gestire. Soprattutto, a preoccupare è proprio il fatto che quasi 12mila persone non sono attualmente inserite in nessun piano di recupero e l’auspicio è che i comuni piemontesi decidano presto di affidarsi al bando SPRAR, che è permanente. Come detto, i migranti accolti in Piemonte provengono in gran parte dall’Africa: Nigeria, Eritrea, Gambia e Costa d’Avorio gli stati più rappresentati. 

L’assessore Cerutti: «Vincere la paura»
A breve sarà avviato l’iter di un nuovo disegno di legge regionale per la promozione della cittadinanza - le norme sono ferme agli anni ’80 - ma l’assessore regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti ha comunque voluto lanciare un appello: «La paura del ‘diverso’ non può essere messa sotto il tappeto - ha detto - ma bisogna vincerla attraverso il confronto». Cerutti ha poi sottolineato che: «Le politiche d’inclusione devono mettere al centro la persona»