29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
A rischio Natale in Giostra

Il Comune vuole sfrattare Natale in Giostra, organizzatori in rivolta: «Pronti a ricorrere al Tar»

Dal 2017 la manifestazione rischia di saltare causa lavori per aule universitarie a Torino Esposizioni. La petizione per salvare il luna park ha già raccolto 1400 firme 

TORINO - «Natale in Giostra è un’eccellenza della nostra città, cancellarlo sarebbe un delitto enorme». Massimo Piccaluga, presidente dell’Associazione Spettacoli Viaggianti e uno degli storici ideatori dell’evento, non vuole nemmeno crederci. E invece è proprio così. Natale in Giostra, il celebre luna park che tutti gli anni fa sognare migliaia di bambini torinesi durante il periodo natalizio, rischia seriamente di saltare a partire dal 2017. Il motivo? Il Comune di Torino intende ristrutturare il V Padiglione di Torino Esposizioni - che dal 1978 ospita l’evento - per realizzarvi aule da destinare agli studenti del Politecnico e, a quel punto, gli organizzatori sarebbero obbligati a cambiare sede o, nella peggiore delle ipotesi, a dover rinunciare definitamente alla manifestazione.

La petizione al Comune
Ma davvero c’è il rischio che Natale in Giostra non si faccia più? Pare proprio di sì perché, allo stato attuale, una location alternativa ancora non c’è e trovarla non è per niente facile. Non solo. Se davvero non si arrivasse a una soluzione, il danno non si ripercuoterebbe solo sui tantissimi visitatori che annualmente si recano al Parco del Valentino - e che, tra l’altro, generano nell’area un indotto commerciale non indifferente - ma anche sulle cinquanta famiglie che dall’evento ricavano una fonte di reddito. Per correre ai ripari i responsabili dell’organizzazione hanno lanciato una petizione che ha già raccolto 1379 firme, nella quale chiedono al Comune di mantenere l’attuale sede di Torino Esposizioni.

Le possibili soluzioni 
Eppure finora tutto è sempre andato bene, dal momento che lo spazio del V Padiglione  - che nel corso dell’anno ospita un parcheggio pubblico con 327 posti auto - durante i mesi invernali veniva destinato all’evento. E pensare che una via d’uscita ci sarebbe eccome, almeno a sentire i legali dell’organizzazione: «Perché non fare le aule nei restanti quattro padiglioni, lasciando libero il numero V?», sostiene l’avvocato Bosio. 

Gli organizzatori: «Pronti ad andare al Tar»
Ora la prossima data fatidica è mercoledì 9 novembre, quando la spinosa questione sarà oggetto di una commissione speciale convocata a Palazzo Civico. Ma che fare se anche quel giorno non si arrivasse a una soluzione positiva? «Siamo pronti a ricorrere al Tar - minaccia Piccaluga - anche perché il compito di trovare un’altra sede spetta al Comune, non certo a noi, che negli ultimi tempi abbiamo scritto a ogni autorità competente senza mai ricevere risposta». La battaglia per salvare il luna park natalizio è appena cominciata.